Si è conclusa bene la vicenda di Mario, un transessuale di origine pugliese, rifiutato dalla famiglia, che dopo un lungo girovagare inc erca dilavoro e di un luogo dove vivere si è ritrovato nei giorni scorsi a Firenze, senza più alcun mezzo di sostentamento né nessun bene se non la propria auto nella quale viveva ormai da un anno.
Risolutivo è stato l’intervento del sindaco del capoluogo toscano Matteo Renzi che, appreso della vicenda dal circolo Arcigay fiorentino, ha subito coinvolto l’assessore alle Politiche Sociali Stefania Saccardi, insieme alla quale è stato trovato per Mario un posto in una struttura di accoglienza di Sorgane.In un comunicato in cui ringrazia le autorità, Arcigay racconta la terribile vicenda di Mario.
"Mario, ormai rifiutato dalla famiglia e licenziato dal proprio luogo di lavoro, nel Nord Italia, oggetto di gravi discriminazioni per la sua vanzata transizione di genere, si trovava a vivere da oltre un anno all’interno dell’abitacolo della propria autovettura, senza opportunità di lavoro né progetti di vita che gli consentissero un inserimento sociale adeguato – si legge nel comunicato -. Il ragazzo, dopo aver girovagato per mesi in cerca di lavoro, giunto a Firenze dall’Emilia Romagna, passando per il senese, senza ormai più alcuna risorsa per il proprio sostentamento, in preda alla fame e al freddo, si è rivolto al servizio di telefono amico di Arcigay Firenze, chiedendo disperatamente ai volontari un luogo caldo dove trascorrere alcune notti e dove consumare un pasto, visto che era costretto al digiuno ormai da giorni".
Con non poche difficoltà, i volontari di Arcigay Firenze si sono subito attivati per cercare una sistemazione per Mario, ma senza successo. "La maggior parte (delle strutture della zona, ndr) risultavano complete o, vista l’ora tarda del sabato, ormai chiuse – raccontano i volontari -. Di contro, l’albergo popolare di Firenze, che ospita unicamente uomini, come diversi istituti di accoglienza gestiti da suore, pur avendo posti disponibili ha detto di non poter accogliere Mario, nonostante il suo aspetto fisico maschile, a causa dei suoi documenti di identità, nei quali risulta, sia nel nome di battesimo che nel sesso di appartenenza, ancora come donna".
E a quel punto che i volontari contattano direttamente il sindaco Renzi. "Renzi ha risposto immediatamente alla nostra richiesta di aiuto urgente, – raccontano ancora – data anche dal fatto che il ragazzo versava in una condizione fisica e psicologica assai precaria. Subito, il Sindaco, nonostante l’ora tarda, ha contattato l’assessore alle Politiche Sociali Stefania Saccardi che, anche grazie alla straordinaria disponibilità e all’aiuto di Marzio Mori di Caritas Firenze, ha subito individuato una struttura a Sorgane che avrebbe potuto ospitare temporaneamente il ragazzo, fornendogli un’assistenza immediata che avrebbe scongiurato un’aggravarsi della sua situazione".
"Ringraziamo di cuore il sindaco Matteo Renzi e l’assessore Saccardi – concludono i volontari – perché con un gesto umano e senza alcuna esitazione hanno dimostrato la giusta sensibilità e attenzione verso una persona in seria difficoltà, permettendoci di iniziare, ci auguriamo in ausilio con i Servizi Sociali del Comune di Firenze, un percorso di reale integrazione per Mario nella nostra città, affinché si delinei per lui un futuro di serenità, lontano dai drammi che ha dovuto finora attraversare. Siamo grati anche a tutti coloro, tra cui il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi, che, avvertiti dai nostri volontari, si sono dimostrati pronti e disponibili a ricercare soluzioni tempestive per Mario, al fine di prestargli assistenza e potergli donare la speranza di una vita migliore".
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