Ungheria come la Russia: Billy Elliot cancellato dal programma dell’Opera Nazionale perché fa “propaganda gay”.
Alla fine la censura dell’omosessualità è arrivata anche nell’Unione Europea. Nell’Ungheria guidata dal premier ultraconservatore Viktor Orban, il celebre musical Billy Elliot è stato cancellato perché accusato di corrompere i bambini con della “propaganda gay”.
A sollevare l’accusa è stato il Magyar Idok, un giornale di destra considerato molto vicino al capo del governo di Budapest, che per il suo terzo mandato sembra aver dato ancora più vigore alle sue politiche razziste, complottiste e omofobe.
Nell’articolo si legge “Come può un’istituzione così importante come l’opera usare una performance concepita per bambini intorno ai 10 anni – ovvero nella loro età più fragile – per fare questa propaganda gay? Promuovere l’omosessualità non può essere un obiettivo di Stato”.
L’Opera Nazionale Ungherese, dopo essersi difesa per bocca del suo direttore Szilveszter Okovacs, ha deciso di cancellare le 15 repliche previste per il pluripremiato spettacolo inglese a causa di un vistoso calo di pubblico dovuto alla campagna mediatica di boicottaggio.
In Italia il caso è stato ripreso pubblicamente dal comico Luca Bizzarri con un post, poi condiviso anche dal cantante Ermal Meta, in cui scrive: “Questo è il fascismo vero. Speriamo che qualcuno alzi la voce”.
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