BUENOS AIRES – In uno storico venerdì, Buenos Aires ha avuto la sua prima unione civile. Marcelo Suntheim, 35 anni, e César Cigliutti, 46, entrambi attivisti impegnati nel sostegno alla comunità gay locale, hanno detto sì al termine di una lunga storia di lotte durata cinque anni per divenire quello che li ha reso protagonisti: la prima coppia gay foprmalmente unita in un Registro Civile dell’Argentina. La città di Buenos Aires è diventata infatti la prima capitale dell’America Latina a riconoscere questo diritto alle coppie omosessuali.
César e MArcelo sono arrivati all’ufficio del registro Civile della calle Uruguay tenendosi per mano mezzora prima della cerimonia, in mezzo a una gran quantità di giornalisti e telecamere. Poi, all’interno, in una della sale adibite alle Unioni Civili, hanno firmato il Registro. «Ora chiederemo l’adozione e il diritto all’eredità – ha detto Cigliutti, salutando la folla – Il riconoscimento dello stato e della gente è molto importante. Crearlo costa, moltissimo. Scusate se tremo per l’emozione, e mi vien voglia di piangere».
Nella calle Uruguay, rimasta bloccata per un paio d’ore, è proseguita poi la festa e molti riti tradizionali legati alle nozze, tra mille colori, coriandoli, canti e brindisi.
Anche se questa legge relativa al solo territorio di Buenos Aires, per il momento non permette alle coppie omosessuali di contrarre matrimonio, tuttavia garantisce la piena possibilità di sancire pubblicamente la convivenza e la relazione, oltre a garantire una serie di benefici a partire dai diritti assistenziali, al riconoscimento e alla priorità nelle visite mediche o nelle decisioni che riguardano la vita di uno dei contraenti. Resta in sospeso la questione della adozione, oltre all apossibilità di estendere la legge, in un immediato futuro, a tutto il paese.
Poco prima della cerimonia, MArcelo ha detto: «Buenos Aires è il primo luogo di tutta la America Latina a riconoscere l anostra famiglia e il nostro amore. Questo è il risultato di due anni di lavoro per un cambiamento sociale».
Ora sono attese circa 150 unioni tra gay e lesbiche prima della fine dell’anno. La Chiesa Cattolica, che ha espresso tutta la propria contrarietà sin da quando nel dicembre scorso il governo cittadino approvò il progetto presentato della CHA (Comunidad Homosexual Argentina), ha promesso una gran battaglia al Congresso del Paese.
di Gay.com
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