Ed alla fine il pressing sui senatori “malpancisti” del Partito Democratico, quelli dubbiosi sulla ‘stepchild adoption’ tanto da minacciare lo strappo, cui il nostro sito aveva dato il “via” tra mille polemiche ben tre settimane fa, ha funzionato. Sabato è infatti fallito il loro tentativo di firmare in tanti una lettera contro il “canguro”, l’emendamento cioè che, se approvato, farebbe decadere l’ostruzionismo della Lega Nord che sul ddl Cirinnà ha presentato oltre 5.000 proposte di modifica: a sostenerlo, infatti, mettendo quindi seriamente a rischio la tempistica del ddl Cirinnà, sarebbero stati in non più di una decina di senatori, dalla trentina che Gay.it per primo aveva individuato ormai quasi un mese fa.
E’ proprio sulla procedura parlamentare da tenere domani dalle 16.30, quando si entrerà nel vivo delle votazioni, che quindi sarà incentrato il vertice di oggi alle 15 tra il Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi, il capogruppo del PD a Senato Luigi Zanda, il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini (Matteo Renzi infatti è in viaggio in Argentina) ed il presentatore dell’emendamento “canguro”, il Senatore Andrea Marcucci. Sul tavolo della discussione l’ipotesi dello “spacchettamento” del canguro, che ormai viene dato per sicuro, vista la totale indisponibilità della Lega Nord a ritirare gli oltre 5.000 emendamenti ostruzionistici presentati. Se venisse spacchettato, diviso quindi per gli articoli della legge, sarebbe lasciato ai cattodem quello che in guerra si chiama l'”onore delle armi”, e cioè la possibilità di misurare in Senato le forze, contro e pro stepchild, proprio sull’articolo 5. Ma per fare questa operazione occorre il voto in aula, e quindi serve che il PD sia il più possibile compatto. E questa operazione si può fare proprio perché, dalla conta definitiva dei senatori durante il weekend, pro-stepchild sarebbero oltre 160, con una maggioranza quindi pressoché sicura.
Quanto all’articolo 5, considerando che la fronda cattodem ha perso numeri per strada, riducendosi a non più di una decina di senatori, è probabile che il compromesso non sia per niente al ribasso, almeno dal punto di vista: le ipotesi sul tavolo, al momento, sono l’approvazione della mozione presentata dalla Senatrice Finocchiaro per la messa al bando universale dell’utero in affitto o, al massimo, l’ok all’emendamento del Senatore PD Pagliari, che prevede il cosiddetto “foglio rosa”, ovvero due anni di pre-affido per le coppie unite civilmente prima di poter accedere all'”adozione in casi speciali”, cioè all’adozione del figliastro, attualmente prevista unicamente per le coppie sposate. Su questo emendamento, voci bene informate sostengono che ci sarebbe anche l’avvallo dei 5 Stelle.
Quanto agli ultimi appelli di ieri anti-stepchild, ad iniziare da quelli dei due Ministri dell’UCD Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, è evidente come questi siano caduti nel vuoto, naufragati dall’esiguità della fronda nel PD: a rispondere ad entrambi i ministri ci ha pensato, tra gli altri, il Senatore del M5S Gianluca Castaldi, rimarcando la totale indisponibilità dei grillini a stralciare l’articolo 5. “Il 90% dei parlamentari del Movimento 5 Stelle voterà la Stepchild Adoption”, ha affermato ieri il senatore M5S, parlando ai microfoni del Gr3 sul ddl Cirinnà. Secondo il parlamentare pentastellato, “martedì si inventeranno qualcosa per rinviare nuovamente il provvedimento. L’accordo devo essere interno ai catto-dem ma anche esterno perché Ncd e verdiniani faranno valere il loro peso. I numeri del Movimento sono chiari: e’ il Pd che non ha i numeri e che deve trovare una soluzione”, ha concluso.
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Forse mi sfugge qualcosa. Da una parte leggo che la fronda dei malpancisti si sarebbe ridotta (rendendo addirittura maggiori, rispetto a prima, le probabilità di approvazione della stepchild adoption così com'è); dall'altra leggo che <<è probabile che il compromesso non sia per niente al ribasso, almeno dal punto di vista: le ipotesi sul tavolo, al momento, sono l'approvazione della mozione presentata dalla Senatrice Finocchiaro per la messa al bando universale dell'utero in affitto o, al massimo, l'ok all'emendamento del Senatore PD Pagliari, che prevede il cosiddetto "foglio rosa", ovvero due anni di pre-affido per le coppie unite civilmente>>. Evidentemente io ho un concetto di "per niente al ribasso" molto diverso. I due anni di pre-affido sono un'idea pesantemente discriminatoria che non ha ragione di esistere se non nella volontà di far passare le coppie di genitori omosessuali come eventualmente pericolose per lo sviluppo dei minori. Misure restrittive sulla gestazione per altri all'estero, ancora peggio, raderebbero al suolo le aspirazioni famigliari di molte coppie gay, visto che nel ddl Cirinnà l'adozione di figli terzi non c'è, né ci sarà nel nostro ordinamento ancora per anni. A me sembra che due modifiche del ddl come quelle descritte siano enormi compromessi al ribasso e davvero non mi spiego perché dovrebbero essere accettate adesso, a maggior ragione se la fronda dei malpancisti si è ridotta. E non mi spiego nemmeno perché gay.it sembri quasi avvalorare che si tratterebbe di un "compromesso per niente al ribasso" o "al massimo" di un emendamento che spianerebbe le aspirazioni famigliari di un bel numero di coppie gay. Nel caso queste ipotesi dovessero concretizzarsi, spero di essere smentito e di leggere da queste pagine un chiaro rifiuto a simili mediazioni.