L’Istat ha diffuso i dati legati ai matrimoni e alle unioni civili nel 2018. Nel caso di quest’ultime, sono state 2.808 le coppie dello stesso sesso ad essersi giurate amore eterno, rispetto alle 4.376 del 2017.
Prevalgono le coppie di uomini (64,2%), con il 37,2% delle unioni civili andate in scena nel Nord-ovest, il 27,2% al centro, l’8,6% Sud e il 5,5% nelle Isole. Boom di unioni tra Roma e Milano, dove sono state celebrate il 20% del totale, e in generale nelle grandi città, che tutte insieme arrivano al 32,7% del totale.
Chi ha cavalcato questi numeri per festeggiare, non si sa bene di cosa, è Mario Adinolfi, che sui social ha parlato di “unioni civili passate di moda”.
Crolla il numero delle unioni civili tra Lgbt: erano state 4.376 nel 2017, sono appena 2.808 nel 2018. In un contesto dove tutto è giudicato dalla moda, si può ben dire che la legge Cirinnà non è più trendy. Andrebbe raccontata la gioia di un matrimonio tra ragazzi con i figli che arrivano presto, spingendo alla responsabilità e alla produttività. Magari sostituendo l’ormai obsoleta narrazione sulle famiglie arcobaleno, non solo numericamente irrilevanti ma anche ormai fuori moda per gli stessi standard Lgbt.
Parole in libertà, come al suo solito, che puntualmente guardano all’odio nei confronti delle famiglie arcobaleno e alla gratuita volgarità nei confronti della comunità LGBT. D’altronde è evidente che le unioni civili sono state e sono tutt’ora una grande conquista, un diritto fino a 3 anni fa a noi tutti negato. Nient’altro. Parlare di ‘mode’ e di ‘irrilevanza’, dinanzi a migliaia di coppie che hanno finalmente abbracciato la felicità, è pura provocazione, neanche a dirlo gratuita e chiaramente fine a sé stessa. Detto poi da chi guida un partito politico che alle ultime europee ha preso lo 0,43 dei voti, ci vuole davvero tanto coraggio.
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Quel barile di lardo , anche troppo considerato in questo Sito , ha fatto la proporzione tra le Unini Civili ed i matrimoni ( civili e religiosi ) che si sono celebrati nello stesso periodo ? Quando si è in malafede ci si scorda di rapportare gli omosessuali al totale della popolazione.