Rilanciata in grande stile dall’imprevisto successo della serie Stranger Things, Winona Ryder è sempre più sulla cresta dell’onda. E proprio in queste ore, a distanza di quasi vent’anni dalla pubblicazione, stanno facendo il giro della rete alcuni aneddoti relativi alla sua adolescenza.
Il libro, Winona Ryder: The Biography, è stato scritto da Nigel Goodall e svela aneddoti privati legati alla vita della star e musa di Tim Burton, recentemente premiata con il suo primo Screen Actors Guild Award grazie al ruolo nella sopracitata serie tv.
Tra gli episodi raccontati non mancano i ricordi legati ad atti di bullismo e omofobia subiti. La Ryder era solita portare capelli corti e abiti tradizionalmente maschili: “Indossavo un completo da maschio comprato in un negozio Salvation Army. Stavo andando in bagno quando sentii delle voci che mi urlavano contro fro***. Mi hanno sbattuto la testa contro un armadietto. Sono caduta a terra e hanno continuato a darmi dei calci. Sono serviti dei punti di sutura” ricorda.
winona ryder is that bitch. pic.twitter.com/F8Qkh2C9MI
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Ha avuto una vita in cui le è accaduto di tutto ma si è sempre rialzata tenendo duro e amando il suo lavoro anche quando la ritenevano finita per sempre. Per me resterà sempre la figlia di Cher e sorella di Cristina Ricci in Mermaids (Sirene). È incredibile come sembri ancora una teenager.