Penserete… “Si, ok, un altro bacio gay…dove sta la notizia?” E se vi dicessi che quello in questione è stato il bacio tra teenager gay più giovani di tutta la storia della televisione?
Questa dolcissima scena è tratta dal 18esimo episodio della seconda stagione della serie tv “The Fosters“, che va in onda dal 2013 su ABC Family, network americano molto attento alle storie di vicende familiari di ogni tipo, in cui i personaggi di Connor e Jude arrivano al primo vero bacio sospirato, che “si annusa” da quando la serie è cominciata.
“The Fosters” è sicuramente la serie più innovativa del loro palinsesto: una coppia di lesbiche (interpretate da Teri Polo e Sherri Saum) crescono una famiglia multietnica di figli biologici, adottati e in affidamento,che nella serie sono interpretati dagli attori David Lambert, Maia Mitchell, Jake T. Austin/Noah Centineo, Cierra Ramirez e Hayden Byerly, nel migliore dei modi possibili, in un tempo a metà strada fra innovazioni e difficoltà d’accettazione.
Tra i produttori della serie ci sono niente meno che la cantante attrice Jennifer Lopez, la prima storica Caroline Spencer di “Beautiful” ossia l’attrice Joanna Johnson e Peter Paige famosissimo al pubblico gay per aver intrepretato Emmett in “Queer As Folk” (USA).
Un bacio tra teenager gay cosi giovani ha una valenza importantissima per i giovani ragazzi che guardano la televisione, gay o etero che siano, ma anche per i genitori. Molti studi hanno evidenziato che è fra i 10 e 12 anni che s’iniziano a capire di essere gay, in molti casi ne si ha proprio la certezza, e di avere desideri e prime pulsioni sessuali per qualcuno dello stesso sesso.
Avere una serie tv di riferimento che insceni un dolce bacio di questo genere, che affronti con delicatezza e grande professionalità certe tematiche, come l’essere teenager gay, potrebbe sicuramente far capire loro che non c’è nulla di male ad investigare la propria sessualità, anche se solo con un piccolo bacio, anche a soli 13 anni. Che si voglia ammettere o no il corpo ha degli ormoni, e l’età in cui esplodono è proprio quella. Ci vuole forse, anche, insegnare che non c’è un’età più accettabile dell’altra per fare coming out, non serve neanche aspettare di essere adulti per avere una risposta a ciò che già si sa, perchè se uno sente di farlo è sicuramente vero. L’unica variabile è la maturità di una persona, quello si, è da tenere in considerazione, ma non tutti i ragazzini hanno maturità simili.
Che si voglia o meno accettare, a 13 anni (l’età dei ragazzini nella serie) i nostri desideri sono chiari ed è la società, piuttosto, che ci spinge a non considerare il nostro lato omosessuale credendo sia solo una fase, che ci serva solo trovare la ragazza giusta. Per alcuni ragazzi potrebbe anche essere vero, magari per chi è semplicemente più curioso in generale, però nella più grande maggioranza dei casi non serve una “prova del 9“, non ci serve sperimentare: anche da teenager gay già sappiamo chi siamo e quale sia la nostra vera natura.
Abbiamo svariati motivi per iniziare a guardare seriamente The Fosters, non credete?
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