Le elezioni del 4 marzo non sembrano più così fosche per la comunità LGBT: ecco dei dati, sorprendenti, sugli elettori italiani.
La comunità LGBT avrebbe potuto essere protagonista alle prossime elezioni: una “Lista Gay” infatti potrebbe raccogliere fino al 6,2% dei consensi. A rivelare questa segreta tentazione degli italiani nell’urna è stata una ricerca, presentata oggi alla Camera dei Deputati e commissionata da Gay Center a Euromedia Research.
Secondo il sondaggio il 15,4% degli elettori sente la necessità di un partito rainbow, un orientamento condiviso inaspettatamente anche dal 12,5% dell’elettorato di Forza Italia. Questo dato non è l’unica sorpresa nel campo del centrodestra, dove in Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, il 67,7% degli elettori si dichiara favorevole al riconoscimento dei diritti LGBT. Una percentuale che lo avvicina più al centrosinistra e al Movimento 5 Stelle che non agli alleati del centrodestra. Non male per un partito la cui leader fa ancora oggi manifesti sulla difesa della famiglia tradizionale.
“Non è vero che l’elettorato di centrodestra sia ostile ai gay – osserva Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center – Dunque, a volte, alcuni slogan o prese di posizione appaiono dettate più dal conformismo ideologico che da reali analisi delle tendenze elettorali. Quindi no a una campagna elettorale che faccia fare passi indietro sul piano politico culturale per dire sì invece a programmi che pongano l’accento su obiettivi precisi e tra questi c’è sicuramente il mettere in campo azioni e politiche contro l’omofobia”.
Se prendiamo invece in considerazione tutto l’elettorato su provvedimenti specifici, ecco che emergono dati discordanti. Maggioritario e quasi trasversale il sostegno ad una legge contro l’omotransfobia, con il 65,1% degli elettori che si dichiara favorevole. Il sostegno è massimo nell’elettorato di Liberi e Uguali (85,3%) e Partito Democratico (75%). L’unico partito in cui la maggioranza dei sostenitori non approverebbe il provvedimento è la Lega, con il 46,8% di voti a favore.
Il matrimonio egualitario non è invece altrettanto condiviso: solo il 49,6% degli elettori italiani si dichiara a favore dell’apertura delle nozze alle coppie dello stesso sesso. Se la contrarietà dei sostenitori del centrodestra era prevedibile, persino nel Partito Democratico e nel Movimento 5 Stelle il same-sex marriage è un tema divisivo, con il 63% dei consensi all’interno della base PD e solo il 55,9% tra gli elettori Cinque Stelle.
Insomma stavolta l’adagio secondo cui “gli elettori sono meglio degli eletti” sembra vero: cari politici che sia il caso di cambiare qualche linea di partito sui diritti LGBT? Altrimenti potremmo davvero pensare alla temibile Lista Gay. Con il 6%, per cominciare.
Ecco tutti i dati della rilevazione: Elezioni 2018: i diritti LGBT
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