L’Eurovision 2020 di Rotterdam probabilmente non vedrà mai la luce, causa pandemia da Coronavirus che sta paralizzando il mondo, ma nel dubbio la Russia ha deciso di farsi rappresentare dai Little Big, con il brano Uno, pezzo pop in stile Aqua. Quartetto nato nel 2013, i Little Big sono Ilya Prusikin, Sonya Tayurskaya, Anton Lissov e Sergey Makarov, ora finiti nella bufera per un video del 2017 in cui insultano la comunità LGBT, nel mezzo di un pride belga.
Video scovato dal blogger lituano Geizeris, con la band di San Pietroburgo che percorre una strada di Bruxelles, sfottendo le bandiere arcobaleno appese alla finestra. “È così meraviglioso”, dice Ilya Prusikin, “quando le persone adorano semplicemente l’arcobaleno e appendono quella bandiera sulla finestra“. Replica immediata di Anton Lissov: “Devo dirti che i fr*ci appendono quelle cose”. Confusa, la Prusikin risponde: “Mi stai prendendo in giro? A una persona piace semplicemente l’arcobaleno e appende l’arcobaleno”. E Lissov insiste: “Forse a loro piace l’arcobaleno, ma molto più semplicemente, tutti loro lo prendono nel culo.”
Divertiti fanno poi sparire un treppiedi, perché ‘potrebbe attirare omosessuali’, mentre la Prusikin si chiede perché sia necessaria una parata dell’orgoglio gay, definendola “illogica”. “Perché le persone a cui piace il sesso anale tra uomo e uomo o il sesso vaginale tra donna e donna fanno delle sfilate? Perché non ci sono sfilate per coloro a cui piace inserire il loro pisello nella vagina femminile?. Questa è una vera violazione dei miei diritti di eterosessuale. Creiamo un Pride per gli amanti della vagina. Ci andrebbero tutti”.
Parole aberranti, indifendibili e insopportabili, che ci auguriamo porteranno alla squalifica immediata dei Little Big. Che l’Eurovision 2020 si faccia o meno, costoro dovrebbero rimanere a casa loro. Nella tristemente omofoba Russia.
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