Ho paura a uscire di casa, ho paura di essere aggredito di nuovo, ma non cambierò mai il mio modo di essere, continuerò ad uscire vestito da donna.
Con queste parole Giovanni Martignetti, bolognese di 34 anni, ha raccontato a LaRepubblica quanto capitato giorni fa, quando è stato picchiato in un bar di Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. Solo e soltanto perché vestito da donna.
Erano le 4 del mattino, ero in un bar sulla via Emilia e sono stato invitato da alcuni ragazzi a sedermi insieme a loro. Abbiamo iniziato a chiacchierare, qualcuno ha iniziato a prendermi in giro in modo bonario, dicendomi frasi del tipo ‘con questa parrucca sei proprio una signorina’, ma erano gentili e simpatici.
Poi però accade l’inimmaginabile. Giovanni sfiora la mano di uno dei ragazzi, scatenando la furia omofoba.
Non sono riuscito neanche a rendermi conto di averlo accidentalmente toccato che ha iniziato a colpirmi più volte in faccia. In quel momento ho pensato di morire e poi ho avuto qualche secondo di black out, non capivo più nulla, sono scappato nel bar e ho chiamato la polizia.
I ragazzi che erano con lui, e che l’hanno ricoperto di pugni, fuggono. Giovanni denuncia l’accaduto, grazie anche all’intervento di Chaty La Torre e Rita Nanetti, avvocati di Gay Lex, con le telecamere di sorveglianza presenti nel bar chiamate a svelare i volti dei balordi.
“Questa è un’aggressione omofoba, è il segno dei tempi che stiamo vivendo: un giovane vestito in modo non conforme che viene picchiato in un bar di notte è un delitto compiuto per odio, una vera emergenza sociale“, sottolinea La Torre, che sui social rilancia: “La forza e il coraggio di questo ragazzo, aggredito qualche sera fa ad Ozzano, nel bolognese, sono un esempio per tutt*. Giovanni, ti prometto che faremo giustizia. O scrivete a info@gaylex.it“.
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