Archiviate le assurde polemiche su un cartello che rimarcava l’orrore di uno slogan fascista («Dio, patria, famiglia: che vita di mer*a») da lei brandito nel corso della manifestazione “Non una di meno”, Monica Cirinnà è tornata a battagliare al nostro fianco in vista dell’indecente XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona a fine mese.
Tra i presenti ben 3 ministri della Repubblica, oltre ad esponenti politici estremisti dell’Europa dell’Est, al cospetto di un evento oscurantista che guarda alla criminalizzazione dell’omosessualità e alla cancellazione del divorzio. Inquietante il patrocinio della Presidenza del Consiglio, come ribadito dalla senatrice PD nel corso di un intervento televisivo al Tg3.
“E’ un luogo in cui si raccoglieranno tutti gli odiatori dell’amore, tutte le persone che vogliono discriminare perché non sei una famiglia con mamma, papà e bambini, tutte le persone contro la 194, contro il divorzio, contro l’integrazione delle persone LGBT. Un luogo nel quale non a caso è assente la Chiesa di Papa Francesco, un luogo nel quale si cercherà di discriminare tutto ciò che secondo questi signori non è nella normalità. La cosa agghiacciante è che questa assemblea di odiatori ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio e vedrà la presenza di 3 ministri, di cui uno, che dovrebbe educare al valore delle diversità, che è il ministro della Scuola, al quale ho fatto un’interrogazione parlamentare. Per sapere per quale motivo nelle scuole non si predica e non si pratica l’inclusione e la valorizzazione delle diversità. Noi ci saremo e saremo in tanti per dire che l’inclusione di tutte le famiglie e di tutte le persone va valorizzata dallo Stato. Che poi ci siano dei gruppi ultracattolici che non vogliono essere egualitari resta una loro scelta, ma lo Stato deve riconoscere l’articolo 3 della Costituzione“.
Articolo 3, lo ricordiamo che rimarca come “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Tra i relatori che hanno confermato la propria presenza al XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, troviamo Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio nonché Ministro dell’Interno, il ministro dell’istruzione Marco Bussetti e Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e le Disabilità, ma anche Federico Sboarina, Sindaco di Verona, e Massimo Gandolfini, Presidente del Family Day, oltre a Igor Dodon, Presidente della Repubblica Moldava; Katalin Novak, Segretario di Stato e Ministro per la famiglia ungherese; Attila Beneda, Vice Ministro per la famiglia ungherese; Dr. Allan Carlson, autore e co-fondatore dell’Howard Center; S.E. Ignazio Giuseppe III, Patriarca della Chiesa cattolica sira; e S.E. Konrad Glebocki, Ambasciatore Polacco in Italia.
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