“Ho avuto un ictus: non avrei dovuto sbattere la testa ed invece i pugni li ho ricevuti proprio lì”. A parlare ad una radio locale, Radio Amore, è Roberto, 45 anni la cui ‘colpa’ è quella di essere omosessuale. La recente aggressione nel comune di Mascali, vicino Catania, ha lasciato Roberto completamente solo: sembra che infatti nessuno abbia prestato soccorso.
Poche ore dopo l’aggressione Roberto ha rilasciato una lunga intervista dove spiega le dinamiche dell’accaduto.
Le sue parole lasciano spazio solo alla tristezza. L’unica nota positiva di tutta questa vicenda è che infatti i tre aggressori siano stati arrestati, anche se i loro familiari hanno continuato ad inveire contro Roberto, che però non si lascia abbattere: “Non voglio abbandonare il mio paese, intendo vivere la vita che ho sempre fatto ed a testa alta.”
Ancor più triste è che Mascali non sia nuova ad episodi di omofobia. Nell’estate scorsa ad un ragazzo gay fu rifiutato l’ingresso in uno stabilimento balneare. Grazie però anche all’intervento di Arcigay Catania la vicenda ebbe un epilogo positivo.
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Roberto sei veramente un grande ed un esempio per tutti noi. E che quei bifolchi ignoranti andassero a marcire all'inferno!!!
Roberto, tutta la mia solidarietà. Purtroppo di questa gentaglia l'italia è piena, e questo è il frutto di una marcia educazione che questi delinquenti hanno nutrito dalle loro famiglie "troglodite". Infatti, già l'accaduto che i famigliari di questi delinquenti, ti hanno aggredito davanti alle forze dell'ordine, è lo specchio di questa gentaglia e delinquenti che hanno messo al mondo. Tale episodi purtroppo succedono ogni giorno e spero che il governo decida finalmente di approvare una legge più severa contro questi episodi di omofobia. Mi vergogno per loro. Tanto, il loro futuro non sarà cosi fiori e rose visto il loro comportamento. Peccato che i carceri sono pieni di delinquenti e non ci sono posti liberi più ormai.