La religione e gli amori “sbagliati”

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Oggi è una bella giornata. C’è sole, ma anche freddo… ed è giusto che sia così, siamo a fine novembre, è l’inverno che avanza.

La vita cristiana è uguale: c’è sole, ma dipende molto da che stagione della vita stiamo attraversando per permettere ai suoi raggi di penetrarci o sfiorarci.

Molte volte si entra in conflitto con Dio, un conflitto non semplice, specie quando si ha a che fare con un Dio cattivo, giudice, severo, ingiusto. Perché è questo che tante volte immaginiamo di Lui. Un giudice tremendo, con tanto di lavagna e gessetto, pronto a segnare ogni sbaglio o “peccato”, che dir si voglia. Senza neanche provare a immaginare che possa essere tutt’altro da come ci è stato presentato.

Lo sbaglio che spesso si fa è quello di sostituire Dio con gli uomini di chiesa, confondere la Sua parola con quella di tanti ciarlatani che da ogni pulpito lanciano serrati anatemi contro le coscienze addomesticate di tanti che si professano cattolici, ma solo per tradizione di famiglia o comodo.

La religione per secoli ha fatto questo: confondere il vero messaggio d’amore, con quello di dogmi e schemi che crocifiggono la libertà dell’uomo, rinchiudendolo in una cella di ipocrisia e giudizio. E semmai qualcuno ha provato ad obiettare o fare domande, subito posto nell’angolo, o etichettato come eretico.

Quanta falsità! Quanto falso moralismo. Spesso condannati da giudici immorali solo perché contrari a una dottrina umana e non divina. Ma alla fine sarà la divina a trionfare. Ognuno avrà il suo posto, lontano o vicino all’AMORE.

Come si fa a considerare un amore sbagliato? Proibito? Giusto o ingiusto? Corretto o immorale? L’amore, quando è libera scelta del cuore, è sempre dono e presenza di Dio. Ogni innamorato vive in Cristo, e il suo amare permette all’amore di crescere nel mondo.

Come si può pensare che un libro scritto millenni fà possa dettare regole in una società civile ed evoluta ( a volte!) e prendere per oro colato ogni sua parola o virgola? E l’intelligenza dove la mettiamo? Siamo cristiani perché nati da Cristo, è l’unica parola pronunciata da Cristo verso un amore tra persone dello stesso sesso è: SILENZIO!

Mai chiudere il cuore all’amore, quello vero, che genera altro amore, che permette ad ogni uomo di realizzarsi nella serenità e nella felicità. Perché è questo il metro di misura di un cuore che ama: sapersi realizzato, sentirsi abbracciato anche nell’assenza fisica del partner, vicini se lontani, condividere gli stessi sogni, assaporare le stesse passioni, sorridere anche nelle difficoltà finchè la mano dell’uno riempirà gli spazi vuoti della mano dell’altro, e ambire a sfiorare cieli sempre più alti e puliti, sfiorando il cuore di Dio e contaminando il mondo di quell’amore bello che genera amore.

Buon AMORE AMICI…

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