P.d.F = il “Principio della Fine” di Mario Adinolfi

P.d.F = il "Principio della Fine" di Mario Adinolfi - 2016 03 31 20.28.45 - Gay.it Blog

L’obiettivo finale di Mario Adinolfi è finalmente rivelato. Altro che missione per conto di Dio, il furbo giornalista, pokerista, presenzialista televisivo, neo fondamentalista cattolico è solo assetato di potere e di una stabile poltrona politica. Se fino a qualche mese fa dichiarava sui social che non è interessato a fondare un partito (lo ha affermato anche a me rispondendo a una mia domanda diretta… prima di bloccarmi!), è improvvisamente tornato sui suoi passi, convinto, forse dal voto di fiducia sulle unioni civili da parte di NCD, gran tradimento dopo il lungo flirtare di Angelino Alfano e i suoi con gli esponenti del comitato Difendiamo i nostri figli.

2016-03-31 20.26.40Adinolfi e l’illustrissimo avvocato Amato, quello dei Giuristi per la vita, hanno scelto di dar vita a un soggetto politico da testare alle amministrative per puntare alle elezioni politiche del 2018. E’ un caso che a compiere un salto così importante siano i due comizianti più attivi nelle parrocchie d’Italia? Proprio quei due che non perdono occasione per visitare anche il paesello più sperduto e mettere in scena un recital farcito di balle sul pericolo gender nelle scuole, falsi miti di progresso e minacce di dissoluzione famigliare da parte degli omosessuali? No, rinfrancato dai migliaia di ignoranti che li osannano avranno pensato che questo è il momento giusto per sparigliare le carte e abbandonare i compagni di lotta religiosa.

Probabilmente erano queste le intenzioni di Mario Adinolfi fin dall’inizio della sua campagna di crescita mediatica. La strategia dell’ex deputato Pd, scaltra e ben congegnata è stata partorita qualche anno fa in base ai riscontri ottenuti dai suoi post omofobi e transfobici. Ha compattato un pubblico fino a quel momento disperso e poco attivo sui social, in cerca di leader cui affidare i propri sensi di colpa.

2016-03-31 20.24.15

Mario Adinolfi ha colto questa esigenza e ha saputo cavalcare l’onda con quel banale concentrato di luoghi comuni che è il libercolo Voglio la mamma. Le cose sono andate bene, il libretto stampato in proprio è diventato il più gettonato alle veglie delle Sentinelle in piedi (anche perché piccolo e scritto a caratteri molto grandi). Il giornalista che è nascosto molto bene in Mario Adinolfi ha iniziato a pensare in grande e ha fondato un quotidiano dal titolo emblematico La Croce, un’avventura che in edicola è durata una manciata di mesi e poi è diventata l’amplificatore esclusivamente digitale dei suoi poveri concetti omofobi senza alcun riscontro scientifico e sociale. L’ultimo passo della sua ascesa mediatica è consistito nell’allearsi con altri esponenti di associazioni e cani sciolti cattolicissimi ma affamati di popolarità.

Il Comitato che ha unito i fanatici contro i diritti di una minoranza di cittadini discriminati ma non abbastanza è stato un colpo di genio, propedeutico per accreditarsi quale leader laico agli occhi della Chiesa e quindi dei media più popolari. Adinolfi ha ricostruito la sua immagine pubblica e ottenuto una falsa autorevolezza televisiva che ha preparato i terreno al successivo passo, il Partito della Famiglia. Lo sostiene un manipolo di testate pseudogiornalistiche come Provita Onlus, dove milita il Direttore della Comunicazione Alessandro Fiore, figlio di Roberto Fiore, quello di Forza Nuova. Non serve aggiungere altro, vero?

2016-03-31 20.29.32Il tentativo di nascita di un neopartito conservatore e religioso che conseguenze può avere? Intanto, è tutta da verificare la capacità di raccogliere le firme per presentarsi alle prossime elezioni amministrative, ma l’immediato effetto della scelta di Adinolfi e Amato è stata quella di spaccare il Comitato che fino ad oggi era apparso molto unito. Gandolfini, il medico scelto dal mazzo di sette religiose tipo quella Neocatecumenale come autorevole portavoce, si è dissociato dalla scelta di scendere in campo e con lui buona parte degli altri ultracattolici un po’ stupiti, un po’ invidiosi.

E la Cei? Mica pensate davvero che Bagnasco e soci siano così stupidi da sostenere direttamente un partito che nella migliore delle ipotesi raccoglierà l’1% dei voti e nella peggiore non riuscirà neanche a finire sulla scheda elettorale, vero? La Cei non intende finire ingabbiata da un Mario Adinolfi qualunque, cui ha sempre guardato con sospetto non partecipando mai alle sue manifestazioni di piazza, preferisce manovrare i politici italiani senza un partito di riferimento, facendo pressioni sui singoli in modo trasversale.

2016-03-31 20.25.40La partecipazione di Adinolfi a Ballarò di una settimana fa con tanto di rosario in mano è stato l’apice della sua visibilità mediatica, ma anche il segnale dell’inizio della fine. La spaccatura con i suoi compagni del Family Day e l’aperta competizione con i politici pseudocristiani di ogni formazione partitica determinerà un isolamento che a breve constateremo anche sui media. Con la scusa delle elezioni Rai, La7 e Mediaset non lo inviteranno più per offendere in diretta cittadini LGBT e diffondere ‘balle nell’etere’. Gli resterà solo Radio Maria per prendersela con Kung Fu Panda, almeno fino a quando anche il triste Padre Livio non avrà capito che Mario Adinolfi non ha nulla a che fare con la fede cattolica e si accorgerà di aver preso un grosso, grossissimo abbaglio.

Condividi con i tuoi amici

Leggi Anche

Commenta l'articolo

2 commenti

  1. Con la legge sul rimborso elettorale , questa balena spiaggiata succhierà qualche soldino al contribuente italiano.

  2. Io non capisco perché date ancora visibilità a questo personaggio. Sono persone ininfluenti, e con la nuova legge elettorale finalmente gruppi e gruppuscoli radicali, estremisti, terzisti foraggiati dalla legge sui rimborsi elettorali verranno finalmente relegati nel discarica con Mastella, Rutelli, Vendola… tutti quelli che hanno fatto cadere governi per uno zero virgola in più con esso la possibilità di avere i diritti civili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *