Stepchild adoption, la salute dei bambini in famiglie omogenitoriali

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senato-repubblicaGiovedì 28 gennaio 2016 inizierà la discussione in Senato sul ddl Cirinnà il quale legifera sulle unioni civili e permette il riconoscimento di alcuni diritti per le coppie omosessuali uguali a quelle delle coppie eterosessuali sposate. Tuttavia quella delle unioni civili continua ad essere una legge minima e lontana dalla vera equiparazione delle coppie omosessuali con quelle eterosessuali. Per esempio uno dei diritti negati è l’adozione. Inoltre denominando la coppia unita civilmente “formazione sociale specifica” la esclude automaticamente da tutte quelle discipline che il codice civile italiano dedica alla famiglia.

Altro punto importante è quello sulle stepchild adoption. Cosa sono?

Noi italiani quando non vogliamo far capire qualcosa la chiamiamo in inglese, che fa anche un po’ figo. Si parla di adozioni tout court, cioè adozioni in piena regola, ma in realtà non è così. Si tratta di riconoscere la continuità affettiva. Spiego: essere omosessuali, uomini o donne non è sinonimo di infertilità. Ciò significa che anche gli/le omosessuali possono avere figli. Certo ciò non avviene durante il sesso tra due uomini o due donne, ma si che può avvenire attraverso relazioni eterosessuali occasionali, un maschio omosessuale può benissimo mettere incinta una donna se fa sesso con lei o tramite l’inseminazione artificiale oppure si può ricorrere alla gpa (gestazione per altri, volgarmente definita “utero in affitto”).

discriminazione_papà_gay_teoria_del_genderE di fatti sono cose che già avvengono nella nostra società. Sono 100000 (centomila) i bambini che vivono con genitori omosessuali in Italia, la maggior parte di queste coppie omogenitoriali è formata da coppie di donne omosessuali. Una buona parte ha avuto figli attraverso relazioni eterosessuali precedenti, altre con ricorso all’inseminazione artificiale  ed altre alla gpa.

Le stepchild adoption sono appunto riferite a questi bambini affinché se succedesse qualcosa al genitore biologico l’altro/a possa continuare a dare le cure necessarie al bambino/a di cui si è occupato/a per tutta la vita. Praticamente non si tratta di adottare un bambino, ma semplicemente di riconoscere ad un bambino/a che già c’è il diritto di seguire a stare con i genitori qualsiasi cosa avvenga al genitore biologico. Esempio pratico: Manuela ha due figli un bambino e una bambina e convive con la sua compagna Luisa da dieci anni. La sua compagna la aiuta in tutto e si prende cura anche dei figli. Effettivamente Luisa è madre e si sente tale dei due bambini. Un giorno però Manuela si ammala gravemente e dopo qualche mese muore. Ora questi bambini a chi verranno affidati? La stepchild interviene proprio a questo punto. Riconosce Luisa come madre dei bambini. Essi quindi potranno seguire a stare con lei come sempre hanno fatto.

Da un punto di vista psicologico è fondamentale che ai bambini venga assicurata continuità affettiva. I bambini che hanno sempre ricevuto cure ed affetto da una persona non possono e non devono essere allontanati da questa, a meno che non vi siano motivazioni che implichino un malestare psicofisico dei bambini ( esempio, abusi fisici e psicologici).

matrimonio_usa_figli2Allontanare i bambini dai loro genitori creerebbe in loro reazioni depressive, ansiose (come l’ansia da separazione), disturbi post traumatici da stress ecc. Influirebbe negativamente sulla loro salute psico-fisica. Quindi è doveroso che a tali famiglie, ma soprattutto ai bambini venga riconosciuto il loro fondamentale diritto, quello di vivere con i propri genitori. Inoltre il diritto va riconosciuto ai genitori stessi anche e soprattutto quelli non biologici che vivendo con i figli del loro partner si sentono e sono a tutti gli effetti anch’essi genitori. Quali diritti sono quindi quelli da concedere a questi uomini e donne? Per esempio quello di potersi occupare delle cure sanitarie dei bambini, quello di poter firmare una giustificazione per non aver studiato, quindi prendersi cura dell’istruzione dei propri figli. Perciò non solo diritti, ma anche doveri. Ciò è utile anche per la loro salute psicofisica che sarà alleviata dal peso di non poter essere totalmente liberi di prendersi cura dei propri figli: sentirsi rifiutati in ospedale, non poter parlare con le maestre, non essere riconosciuti a livello sociale causa anche in loro sintomi depressivi e ansiosi. Uno studio recentissimo israeliano mostra come “sentirsi padre” non dipende dall’aver tramandato i propri geni, ma dall’attivazione di un circuito cerebrale specifico. Lo studio ha trovato che: “la cura dei figli da parte del padre si basa sullo stesso substrato di circuiti neurali che sono mobilitati nella donna, circuiti che sono plasmati e rimodellati dall’esperienza stessa della cura per il piccolo.” Studio condotto da ricercatori dell’Università Bar-Ilan a Ramat-Gan, in Israele, che firmano un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”.

Riconoscere ai bambini la validità della loro famiglia porta in loro un forte miglioramento del benessere psicologico, in quanto anche loro sono vittime della discriminazione subita dai loro genitori e gli effetti della discriminazione sono tristemente noti.

Iniziamo a pensare a tutti ed al benessere di queste famiglie e dei loro figli.

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