Le Iene a Scherzi a parte: il Papa chiama Brosio e Bonolis sembra Psy

le iene conducono scherzi a parte

scherziaparte1Allora diciamolo subito: “Scherzi a parte” è un mio antichissimo Guilty Pleasure. Fin dai tempi di Columbro e la Cuccarini, delle sedie che prendevano la scossa, le innaffiate alla Zanicchi ecc. ecc.
L’accoppiata con Le iene certo mi spaventava: prometteva di dare un tocco troppo radical chic e pseudo intellettualoide a uno dei pochi programmi beatamente trash tuttora rimasti nella tv nazionale free (sì, perché Sky diciamocelo ci ha abituati troppo bene anche con il trash).
Comunque il primo scherzo della serata è sicuramente la giacca di Bonolis presa direttamente dal guardaroba di PSY: a proposito che fine ha fatto il buon coreano? Qualcuno ne ha notizie?
Il secondo scherzo sono le risate finte con la gente che non ride che nemmeno ai tempi di Drive In, di Benny Hill, e Has Fidanken… (ahhh ridatemi gli anni ’90, il jingle storico, la bandierina che usciva con scritto “sei su scherzi a parte”) e lo scherzo a Wendy Windham con i segnali stradali finti… ( a proposito che fine ha fatto pure lei?)
Il primo scherzo (ufficiale) è ad Amadeus (ahimè, lui sappiamo benissimo che fine ha fatto… e meno male) con complice sua moglie: la signora Civitillo che sembra sempre più la Kate Hudson de noartri.
Praticamente lo scherzone è che la signora avrebbe uno spasimante che le fa regali e amenità varie che poi alla fine si scopre che sta facendo tutto questo per arrivare a lui: il sexissimo Amadeus che sta per ucciderlo dalla gelosia tirandogli una nasata.

scherziaparte2Alcune considerazioni:
1) Amori miei: i muri solo bianchi in casa sono noiosi almeno quanto il finire la serata in tuta e ciabatte (a meno che non siate amici della Simona e vi chiamiate Ape Escape). Poi vogliamo parlare della tovaglia di plastica da villaggio turistico pugliese e i piatti di carta per mangiare? Che vergogna. D’ora in poi Amadeus per me sarà “Er pantofola”.
2) La voce da narratore di Pino Insegno rende lo scherzo ancora più irritante di quanto non lo sia già con Giovanna e Amadeus.
3) La settimana scorsa quei due erano a Domenica in: lei alla domanda “E’ invadente?” ha chiosato “No, poco e niente” #seifalsacazzo
4) Amadeus doveva capire che era uno scherzo quando gli hanno chiesto l’autografo.
5) E io che mi lamentavo dell’edizione con Luca e Paolo di due anni fa. Ridateci Teocoli con la Arcuri e Sconsolata e Ceccherini che bestemmia in funivia.
6) Voglio gli attori di The Lady a fare da comparse
7) Un gay non potrebbe mai innamorarsi di Amadeus.

scherziaparte3E dopo questi dieci minuti senza ridere un secondo e con uno scherzo divertente come gli esami di maturità dopo aver preso 2 per tutto l’anno, la cosa più esilarante è scoprire che Amadeus come terzo nome si chiama Rita.
Indeciso se girare su Agon Channel per vedere Pupo, mando una mail a Piersilvio per chiedergli di riesumare nell’ordine: Non è la Rai, Passaparola e Tira & Molla con la sellerona. (E lei che fine ha fatto?)
Parte lo scherzo ad Antonio Razzi e subito partono i simpaticoni: “Per quanti scherzi si possano fare ad Antonio Razzi, nessuno supererà quello cattivissimo che gli ha fatto la natura.” E poi dicono che sono perfido io. In verità è un “non scherzo”: verrà lasciato vestito da Elvis in rosa sulla salaria per tutta la puntata senza che nessuno se lo caghi. Un ruolo certamente più credibile di quello che riveste come senatore della Repubblica.
Poi arriva il vero scherzone della soirèe, quello della svolta: alla mitica Alba. Praticamente il buon Francesco suo figlio, che dall’ambientazione lavora in un autolavaggio, va con lei a Mattino5 dalla signora Panicucci (complice) e poi nel viaggio di ritorno sparisce dall’autogrill nel quale si fermano dopo aver inveito con chiunque contro la madre.
Ma il bello è stato chiaramente il viaggio d’andata: chiunque abbia una madre sa di cosa parlo. 800 domande al secondo, un “frena e vai piano” ogni due. A ogni Francesco Oppini, che peraltro sembra la perfetta descrizione del milanese imbruttito, del mondo verrebbe voglia di accostare e scaricare la signora Parietti in piena autostrada.
Loro sono uno spasso: già candidati a furor di popolo per Pechino Express 4.

scherziaparte4Alba comunque è strepitosa: appena scopre il delirio del figlio, goes Sandra Milo immediatamente. Si mette pure a cercarlo nei cessi dell’autogrill come in un perfetto b-movie anni’80 e al grido di “un figlio testa di cazzo non lo voglio” chiede scusa a tutti.
Tra l’altro sul finale ci racconta quanto lei sia una di noi: murata di cani e gatti come una gattara qualsiasi (ma pur sempre in louboutin) pronta a passare i suoi mercoledì sera in casa a vedere “Chi l’ha visto?” (ecco Alba del nostro corazon, aiutaci a cercare anche tu Wendy, la Sellerona e Psy.) Ci manca che ci dica che passa le domeniche all’outlet di Castel San Pietro ed è fatta!
Da oggi lancerò all’appello: perché diventi la valletta di Sanremo di Conti (altro che quella sciacquetta della Marrone!) o quantomeno rubi alla Panicucci Mattino5. L’hashtag sarà: #piùAlbapertutti.

scherziaparte5La puntata si chiude con un inutile scherzo a uno pseudo conduttore radiofonico (sì, dai, lui… il numero due della Zanzara, come si chiama… lui) insultato da un bono su un pullman che gli grida la geniale frase “ti confermo che sei un comunista di merda”.
In verità di scherzone ce ne è stato un altro. A Paolo Brosio a cui hanno fatto credere di ricevere una telefonata di Papa Francesco mentre lui diventava del colore dell’orrido divano sul quale sedeva.
Il web si è infuriato per questa mancanza di rispetto nei confronti della fede. Frank Matano, l’autore, si è persino scusato sulle sue pagine. Tutto questo fatto dai bigotti che fino a ieri si sentivano Charlie. Io, ad esempio, in attesa della parte due con Claudia Koll chiamata da Ratzinger, trovo molto più irrispettoso che il signor Brosio guadagni soldi su Medjougorje pubblicando libri su libri, che non questo scherzo. Che, diciamocelo, se uno scherzo non ti tocca nel profondo… che stupidaggine è?
Meditate gente meditate… e fatelo anche voi che state scrivendo all’account del Papa perché chiami davvero Brosio. Daje.

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3 commenti

  1. Di solito gli articoli del vostro sito mi piacciono molto, ma disapprovo completamente la frase “se uno scherzo ti tocca nel profondo…”.
    Uno scherzo deve far divertire anche chi lo subisce.
    Se lo tocca nel profondo, non è più in alcun modo divertente.

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