Pechino Express: la #trashcronaca della finale

Pechino Express: la #trashcronaca della finale - coppia bertolini pinna base - Gay.it Blog

pechino-express-finale-8E così anche questo momento è giunto. Come ogni bella cosa che termina. Pechino Express è arrivato alla sua degna conclusione e io mi appresto a seguirne la finale con lo stesso spirito con cui un eterosessuale segue la partita Juve – Cinisello Balsamo. Dove la Juve sono gli espatriati.

Ovviamente il mio cuore questa sera è sempre lì: per Fariba e il suo amabile vocabolario composto di “Miss Italia, Che dio ti benedica, Familia e stronza” Ma ho sempre comunque 1000 domande che mi attanagliano prima dell’inizio del tipo: ma i concorrenti l’hanno capito che in Brasile lo spagnolo non lo capisce nessuno? E poi: almeno nello stato di Rio ci sarà una legge che proibisce i pantaloncini di Roberto? Gli espatriati torneranno in Kazakistan e Cina vero? Senza tornare mai più? Giulia e Fariba le ritroveremo a “c’è posta per te” nel tentativo di ricucire il loro rapporto?

pechino-express-finale-7Comunque la gara ha inizio ed è subito “finchè la barca va lasciala andare” con tanto di imbarcazione, obbligo di remare e barili da trovare in mezzo al mare. Tutti sperano che nelle botti degli espatriati ci sia polvere da sparo e invece no: riescono a guadagnare un vantaggio mostruoso. Mentre le mie adorate si trovano in difficoltà: Giulia rema con la stessa forza con cui io rimescolo la pasta nella pentola e penso che se andiamo in Brasile ora troviamo ancora le persiane che navigano confusamente da tanto che sono in ritardo. Comincia un percorso ad ostacoli degno dei migliori giochi senza frontiere: raccolta di cocchi, lunghe bevute di Caipirinha, corse nella foresta dove Fariba diventa nell’ordine: mamma, sciamana, psicologa, infermiera, motivational trainer. Attendevo solennemente il momento di questo scambio:- “Mamma! Ho perso un braccio!” – “Fa niente Giulia. Corri!”

coppia-bertolini-pinna-9Ma il momento epico deve ancora arrivare: quello del gioco delle teche. I nostri baldi giovini devono trovare in alcune scatole delle chiavi. Ma queste teche sono piene delle forme di vita più disparate, da serpenti a grilli a vermi. E io aspettavo queste scheccate come un bambino aspetta Natale. Il primo momento top viene da Pinna che toccando il serpente grida “che schifo è senza peli” come uno qualsiasi dei miei amici quando vede uno depilato. Poi Laura che urla per delle paperelle di gomma come se stesse toccando il diavolo in persona. E sempre Pinna che riesce a riprodurre in 10 minuti tutte le 200 emoji dei nostri telefoni. Comunque questa è stata la best prova ever.

pechino-express-finale-6Ricomincia la corsa per la prima eliminazione: Pinna che si spaccia per un milanese. D’altronde io sono francese perché l’anno scorso ho fatto un weekend a Parigi. Fariba che invece diventa la regina Soraya, discendente di Maometto e madre di Miss Italia. Le manca giusto di diventare presidente della BCE. Tra una corsa e l’altra le prime a soccombere sono le nostre amate professoresse. E dopo aver visto i momenti salienti della loro avventura fatta di tette, camion, tette, tette, camion non posso che dire loro: addio e insegnate agli angeli ad avere un armadio composto solo da canottiere scollate. Ahimè poco dopo soccombe anche il resto del girl power: le FARIBE si qualificano terze dopo un’estenuante prova a cantare “aguas de marco” (che gli antipodi hanno ribattezzato “acqua di giò” cantando in portoghese come se fosse un idioma del ceppo sardo) e dopo essere state boicottate dagli espatriati. Cara Fariba, ora incontrati con la Marchesa e preparatevi a governare il mondo al suono di “Lei è Miss Italia” e “sono di famiglia nobile”.

pechino-express-finale-5Parte la finale a due: espatriati vs. antipodi. La prima prova consiste nel ricreare un quadro vivente fatto di muscolosi e bonaccione sulla spiaggia di Copacabana. Gli espatriati, in mezzo a tutta quella meraviglia pescano uno dal fisico di scopa di saggina. Io per un attimo ho immaginato Eva Grimaldi alle prese con questa prova e la serata ha preso per me una piega diversa. Vincono la prova gli antipodi e a questo punto tutto il web è , giustamente, per loro. Io, se tutto andrà come deve andare domani mi vestirò di rosa e ascolterò Ivana Spagna in loro onore. A tifare gli espatriati, dicono, siano rimaste solo le signore che si vestono Desigual.

Pechino-express-finale-4Ma Pascal e Khan hanno 7 vite e recuperano lo svantaggio in un battibaleno, fino al colpo di scena finale. Si dimenticano di dire al taxista che deve portarli allo stadio Maracanà che non hanno soldi per pagarlo. Quando arrivano lui vuole chiamare la polizia e denunciarli. E’ il putiferio. La Rai sta già allestendo una puntata di “un giorno in questura”, il maleficio di Fariba per essere stata boicottata è in atto e la lobby dei tassisti è chiaramente imparentata con la lobby gay. IL montaggio è talmente mozzafiato che manco Alfonso Cuaron. La regia manda gli RVM senza il permesso di Maria De Filippi e il verdetto sperato diventa definitivo: vincono, a sorpresa, gli antipodi.

E finalmente possiamo dire che due gay hanno vinto, per la prima volta nella storia dell’umanità, in uno stadio di calcio.

Bravi ragazzi, ora vado, Easy Lady mi aspetta!

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