Il cammino di Mariana verso la transizione, accompagnata dal figlio 19enne

Un disagio proseguito per tutta la vita. A 54 anni la rinascita.

Marian López Reta
2 min. di lettura

Il suo nome era Marian López Reta. Dopo la sua decisione, però, tutti hanno iniziato a chiamarla Mariana. Quando era un bambino, Marian vedeva la mamma e la sorella truccarsi, darsi lo smalto e tingersi i capelli. E si chiedeva perché anche lui non potesse farlo. Crescendo, aveva realizzato di essere gay, negli anni ’70, in un piccolo sobborgo di Buenos Aires chiamato Tortuguitas. A 13 anni sentì la madre dire al marito (e suo padre) “Tra qualche mese Marianuccio inizierà ad uscire con le ragazze e tutto questo gli passerà“. In quel momento capì che i genitori non avrebbero mai accettato la sua omosessualità.

Per questo motivo decise di cambiare. Si sforzò ad essere attratto dalle donne, reprimendo ogni istinto. Conobbe una donna, ci si fidanzò e si sposò. Dalla loro relazione nacquero due bambini. Nonostante la “finta vita perfetta”, è sempre stato male, per 17 anni di storia. Aveva 42 anni quando capì che così non poteva andare avanti. Era diventato obeso, aveva problemi di salute, e decise di conoscere altri uomini in rete. E così, conobbe Matías. Divorziò dalla moglie e iniziò la sua nuova vita.

La confessione di Mariana al figlio Francisco

Francisco, il figlio più grande, aveva 9 anni quando Marian gli disse la verità. Gli spiegò che provava attrazione per i maschi, e che per questo motivo non poteva più stare con la madre. Francisco capì perfettamente. Ma chi gli faceva rabbia erano i compagni di scuola, che lo prendevano in giro, dicendo “tale padre, tale figlio”. E’ stato doloroso quando l’amico d’infanzia iniziò a prenderlo a botte, per via del padre gay.

La transizione MtF con l’aiuto del figlio

Per Marian però non era finita la scoperta di sé. Confessò a Matìas che gli piaceva travestirsi da donna, e il compagno lo accettò. Informandosi, scoprì che non era nulla di strano, anzi. C’erano dei gruppi di uomini che amavano travestirsi. Infine, si decise. Marian voleva essere Mariana. Aveva represso il desiderio per i figli, per il lavoro (era un tecnico del suono per gruppi rock), per paura di quello che avrebbero pensato i vicini. Decise di farsi chiamare Mariana, di essere identificata come donna e di iniziare il processo di transizione. Ancora una volta, dovette informare Francisco. Mariana era transgender. La risposta del ragazzo, ora 18enne, fu incredibile: “Fai quello che vuoi, ma sii felice“.

Ma Francisco vedeva che Mariana non era ancora a suo agio. Decise così di andare alla trasmissione “Chi vuol essere milionario?“, iscrivendo il padre come concorrente. A chi gli chiedeva perché aveva avuto questa idea, il ragazzo rispondeva: “Non so, pensavo che l’avrei aiutata. Come un’iniezione di fiducia per sentirsi più a proprio agio, no?“. Come con ogni concorrente, anche Mariana dovette raccontare la sua storia davanti le telecamere, facendosi conoscere ai telespettatori che guardavano la trasmissione. Da quell’avventura guadagnò 180.000 pesos, che utilizzò per una mastoplastica additiva.

Andare in Tv non è stata solamente la spinta di cui necessitava Mariana. E’ stato un segnale anche per molte altre persone, ad esempio la vicina di casa. Una signora molto anziana e anche molto chiusa di mente, che telefonò a Mariana dicendole: “Ho sempre rifiutato questa cosa, ma dopo averti visto in TV, conoscerti, ascoltare la tua storia, ho capito che mi sbagliavo“.

Festa di compleanno e di rinascita per Mariana

Mariana ha compiuto da qualche giorno il suo 54esimo compleanno. Conclusa la sua transizione, è una data molto importante perché oltre alla sua età, festeggia anche la sua rinascita. Finalmente, nel corpo che ha desiderato per tutta la vita.

La storia di Mariana è stata raccontata da Infobae.com.

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