Da quest’anno gli studenti e le studentesse transgender che scelgono di studiare al Politecnico di Torino potranno chiedere di avere sul libretto universitario il nome scelto. A renderlo noto un comunicato stampa del Circolo Maurice che sicomplimenta con l’ateneo per quella che definisce "una bella scelta di civiltà".
Quelo del Politecnico non è il primo caso. Sempre a Torino, già nel 2003, l’Università Statale aveva adottato lo stesso provvedimento dando agli studenti transgender la possibilità di vivere la propria carriere universitaria con il nome scelto in base non al genere di nascita, ma a quello desiderato.
"Il perscorso di transizione per cambiare sesso è lungo e faticoso – ricorda il circolo Maurice -, durante questi anni le persone transessuali vivono una vita secondo il sesso desiderato; i documenti però disattendono continuamente il loro aspetto fisico, poiché fino alla fine del percorso la legge italiana non permette di possedere documenti consoni". "E’ una grande dimostrazione di sensibilità da parte del Politecnico – aggiunge Christian Ballarin, vice presidente del Maurice -. Questo prova che le varie istituzioni possono trovare soluzioni concrete per aiutare le persone a vivere una vita più serena. Sarebbe importante che anche lo Stato Italiano comprendesse questa necessità come già hanno fatto molti altri Paesi".
Il primo ragazzo che usufruirà di questa possibilità è iscritto alla facoltà di Ingegneria Informatica. "Rispondere agli appelli, frequentare i corsi, vivere l’ateneo è diventato un vero problema ora che sono fisicamente uomo ma i miei documenti sono ancora al femminile – racconta -. Costantemente la mia privacy viene violata e sono sottoposto a situazioni imbarazzanti, al limite dell’umiliazione. Il nuovo libretto mi eviterà tutti queste spiacevoli circostanze".
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