La solidarietà a Gay.it

Dal parlamento alle associazioni. Solidarietà è giunta da più parti per le scritte omofobe e le minacce apparse questa notte dentro l'ascensore e sulla porta d'ingresso degli uffici di Gay.it.

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Da più parti è giunta la solidarietà di rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni nazionali e locali. Dal Sindaco di Pisa al vicepresidente del Senato, gli attestati di stima sono stati recapitati alla redazione di Gay.it e al suo staff, vittima questa notte di un blitz in cui è stato imbrattato l’ascensore e la porta d’ingresso dei suoi uffici con minacce di morte e scritte omofobe.

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DALLE ISTITUZIONI LOCALI – "L’edificio della zona industriale di Ospedaletto, che ospita gli uffici del portale ‘Gay.it’, e’ stato imbrattato, questa notte, da scritte ingiuriose, accompagnate da minacce di morte, da simboli celtici e da svastiche. Si tratta di un inqualificabile atto di violenza teppistica, ma anche politica, contro la comunita’ omosessuale, che indichiamo alla opinione pubblica perche’ si unisca alla nostra condanna, mentre chiediamo con forza alle forze dell’ordine di individuare i responsabili". Cosi’ il Sindaco della citta pisana, Marco Filippeschi ha commentato l’accaduto. "Ai gestori del sito Internet e a tutti i membri della comunita’ omosessuale – scrive in una nota – il Comune di Pisa rivolge la sua piena solidarieta’ e conferma il sostegno alle iniziative in programma nei prossimi giorni a Torre del Lago".
"Un atto intimidatorio grave, i cui responsabili mi auguro vengano rapidamente individuati e condannati". Così l’assessore regionale alle riforme istituzionali Agostino Fragai ha commentato quanto avvenuto. "Esprimo la solidarietà mia e dell’intera giunta regionale – ha aggiunto l’assessore –  ai lavoratori del portale e all’intera comunità gay gravemente offesa da questa forma vandalica e ingiuriosa di intimidazione".
"Un atto di intolleranza e di generale minaccia verso le persone omosessuali". Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini ha commentato le scritte omofobe alla sede del portale Gay.it ad Ospedaletto, in provincia di Pisa. "Ricordo – ha aggiunto Nencini – che il nostro Statuto regionale ha tra le sue finalità principali il rifiuto di ogni forma di xenofobia e di discriminazione legata all’etnia e all’orientamento sessuale. Inoltre, la Toscana è all’avanguardia nel campo dei diritti umani: risale al 2004 la legge contro le discriminazioni sessuali determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere con norme che riguardano soprattutto formazione, sanità e turismo". Nencini ha espresso la sua solidarietà a tutto lo staff del portale e si augura che le autorità competenti siano in grado di individuare i colpevoli di questo atto vandalico.
"La libertà che si prende chi imbratta con scritte omofobe la porta d’ingresso della sede di Gay.it, il piu’ grande e noto portale della comunita’ gay in Italia, e’ quella di chi si sente legittimato ad assumere la discriminazione, la violenza e l’odio come cifra del suo agire individuale e sociale. Per questo quelle scritte devono essere un monito per tutti noi. Per chi, anche indirettamente le ha incoraggiate, e per chi, da sempre, lotta per l’affermazione di valori democratici come uguaglianza e dignita’". È quanto ha dichiarato il presidente della commissione regionale per i Lavori pubblici e politiche per la casa, Giovanni Carapella. "Gli episodi di razzismo di genere, di razza e di qualsivoglia appartenenza diversa da quella che si vorrebbe imporre, e che in questo ultimo anno hanno segnato, avvicendandosi, le cronache del nostro Paese, sono il segnale allarmante di una situazione al limite – ha concluso Carapella – che rischia pericolosamente di deteriorare nel senso comune la capacita’ stessa di distinguere il disprezzo per l’altro di cui sono intrise".
"Esprimo la mia solidarieta’ alla redazione del portale gay.it, che ha rappresentato in questi ultimi anni un reale punto di informazione e di incontro, dando anche voce alle persone omosessuali del Paese". Lo ha dichiarato Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio e vicepresidente della commissione Cultura della Regione Lazio. "E’ proprio per l’ottimo servizio svolto, probabilmente, che qualcuno dalle strette vedute e dai larghi pruriti si e’ sentito offeso e infastidito fino ad arrivare al gesto vigliacco di oggi, che dimostra come in Italia si stia tornando ad un clima di odio e intolleranza che tenta di soffocare anche le esperienze piu’ meritevoli ed utili. Su questo ci dobbiamo interrogare tutti e trovare delle risposte adeguate. Sono convinto, comunque, che gay.it, continuerà a lavorare con il consueto spirito che contraddistingue il suo operato", ha concluso Foschi. Solidarietà è stata espressa anche da Alessandro Antichi, portavoce del PDL al Consiglio Regionale toscano e consigliere regionale del PDL.

DAL PARLAMENTO – La solidarietà delle istituzioni è arrivata anche dal Parlamento: sono intervenute l’onorevole Paola Concia del PD – "Minacciare Gay.it significa minacciare il simbolo della libera informazione gay. Il più grande portale gay italiano è uno strumento di servizio per tutta la comunità Lgbt. È necessario che le istituzioni diano una svolta a questo pericoloso clima omofobo che si respira in Italia. Basterebbe un gesto semplice: approvare a settembre la legge contro l’omofobia ferma in Commissione Giustizia alla Camera". I deputati Radicali nel gruppo del PD hanno invece presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri degli Interni e per le Pari Opportunità, per sapere "quali iniziative ha attivato il Governo per contrastare i casi di violenza omofobica, in forte aumento in tutta Italia nell’ultimo anno. In particolare quali interventi intende attivare il Ministro affinche’ venga assicurata la massima sicurezza e incolumita’ operativa alle persone che lavorano presso il portale www.gay.it e in occasione degli eventi promossi per il ‘Mardi gras’ a Torre del Lago a partire dal prossimo 7 agosto 2009. Se il Ministro per le Pari Opportunita’ alla luce di quanto esposto in premessa non ritenga di intervenire con specifiche campagne di informazione ed educazione volte a constratare il grave fenomeno dell’omofobia".
Benedetto Della Vedova (PDL) ha scritto una nota nella quale "Nell`esprimere la mia solidarietà alla redazione di Gay.it – scrive – non posso che tornare a denunciare un fatto che troppi, ancora, vogliono sottovalutare. Non solo le persone omosessuali e la comunità gay continuano ad essere le vittime ‘privilegiate’ di episodi di minaccia, scherno e intimidazione e a rappresentare una delle minoranze più esposte alla violenza politica e comune. Ma la loro discriminazione continua anche a trovare dirette e indirette giustificazioni in un senso comune che giudica e denuncia la natura ‘perversa’ e ‘innaturale’ dell’identità omosessuale. Insomma, quello dell`omofobia – conclude – nella cultura e nella società italiana, è un problema aperto e non superato". 
"Quanto accaduto a Pisa alla sede del sito internet ‘gay.it’ e’ un episodio inaccettabile, un gesto di insopportabile intolleranza. Queste manifestazioni violente e fasciste sono da respingere con la massima risolutezza da parte delle istituzioni e dei cittadini che hanno a cuore una convivenza civile, basata sul rispetto e sulla liberta’ di scelta e di espressione”. Lo ha dichiarato Vannino Chiti (PD), vicepresidente del Senato. "Ai redattori e a tutti coloro che lavorano al sito gay.it rivolgo la mia personale solidarietà", ha concluso il vicepresidente del Senato.

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DALLE ASSOCIAZIONI Sergio Rovasio, segretario dell’associazione radicale Certi diritti ha dichiarato: "La grave vicenda delle minacce, anche di morte, avvenute la notte scorsa presso la sede del portale www.gay.it dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, la situazione di tensione e violenza che sempre piu’ colpisce la comunita’ gay italiana. Esprimiamo tutta la nostra convinta solidarieta’ agli amici di Gay.it e chiediamo alle autorita’ di garantire l’incolumita’ dei redattori di uno dei piu’ importanti network gay italiani, colpito non a caso dall’odio razzista e omofobico. Ci auguriamo che il nostro governo – che continua a far finta di niente sull’aumento dei casi di omofobia avvenuti in Italia nell’ultimo anno – intervenga contro questi ignobili attacchi di terrore e paura che avvengono in una sempre piu’ crescente e preoccupante indifferenza". 
"Le scritte omofobe contro la sede di Gay.it a Pisa rappresentano un intollerabile escalation della violenza antiomosessuale in Italia. Le minaccie di morte, la promessa di nuove violenze, le minacce ai lavoratori del piu inportante portale gay italiano, il palese richiamo alle ideologie dell’estremismo di destra ci fanno dire che siamo di fronte ad un pericolo serio di intolleranza e di aggressione verso le diversita’ sessuali". Lo ha affermato in una nota Franco Grillini, presidente di Gaynet. "Le scritte omofobiche a Pisa avvengono a pochi giorni dall’inaugurazione della piu importante manifestazione estiva della comunita’ gay italiana e cioe’ il ‘Mardi Gras’ di Torre del lago che in passato ha suscitato tante polemiche ma che ormai rappresenta una manifestazione perfettamente integrata con la comunita’ locale e con il turismo rivierasco estivo. Proprio le scritte omofobe di Pisa ci fanno dire che e’ di grande urgenza una legge contro l’omofobia e contro le violenze antiomosessuali variamente motivate", ha concluso Grillini.
"Piena solidarietà a Gay.it, vittima di una volgare aggressione" è stata espressa da Imma Battaglia, presidente di Di’Gay Project. "Ci aspettiamo – ha detto Battaglia – in queste ore la massima collaborazione dalle autorità di polizia per garantire sicurezza a Gay.it, allo svolgimento della manifestazione di Torre del Lago e alla comunita’ omosessuale".
"Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime la propria totale solidarieta’ a Gay.it e a tutto il suo staff per le scritte omofobe apparse sulle porte e sull’ascensore della sede". E’ quanto si legge in una nota diramata dal circolo per il quale "questo ulteriore atto di intolleranza nei confronti della comunita’ lgbtq si inserisce in un clima di piu’ generale minaccia alle persone gay, lesbiche e transessuali, complice l’assenza di una legislazione che le tuteli e che, proprio per questa mancanza di deterrenza legale, sfociano spesso in violenze fisiche". "Ci auguriamo che le autorita’ competenti siano in grado di individuare i colpevoli di questo atto vandalico e che vengano puniti in maniera esemplare", conclude il comunicato.
"Esprimo la mia solidarietà al portale Gay.it, che ha subito questo atto omofobo, che spero le autorità condannino con forza – ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma – ogni atto contro lesbiche, gay e trans deve essere sempre condannato con forza da tutta la comunità gay, che non deve mai farsi intimidire. In particolare questo gesto vuole colpire i media gay che contribuiscono al dibattito culturale di questo paese, senza dei quali moltissime notizie ed iniziative resterebbero nell’ombra."
"Vogliamo esprimere la solidarietà di tutta la nostra associazione alla redazione di Gay.it e alla comunità LGBT pisana per questo episodio di minaccia integralista – hanno scritto Riccardo Gottardi, segretario di Arcigay Nazionale e Marco Michelucci, presidente Arcigay Pisa -. Constatiamo come purtroppo in Italia vi sia una recrudescenza omofobica che tocca tutte le nostre città, a cui è necessario porre immediatamente argine. È in queste occasioni che diventa ancora più importante il lavoro che Arcigay svolge quotidianamente su tutto il territorio per promuovere la visibilità e i diritti delle persone LGBT. Rileviamo come quando una città si fa ospitale e ricca di relazioni e visibilità omosessuale come Pisa, tornano ad emergere sacche di odio e di paura omofobica che cercano di fermare la ricchezza dell’integrazione e della diversità. Solo la nostra visibilità personale e dei nostri affetti potrà fare sparire questi disperati tentativi di ricacciarci nel silenzio."

I MEDIA GAY – Solidarietà anche dal direttore del sito Gay.tv, dai siti Queerblog, Notiziegay.com, Tuttouomini.it, DeeGay.it e da Felix Cossolo, direttore di Clubbing.

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