Potrebbe subire un’accelerazione la proposta di legge sull’omofobia presentata da Paola Concia e ferma in commissione Giustizia alla Camera da gennaio 2009. Il Ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna ha infatti sostenuto che la linea del Governo e del suo ministero è quella «di prevedere aggravanti per reati con finalità di discriminare la vittima per il suo orientamento sessuale». Anche se, precisa poi la ministra, «Non credo ci sia la possibilità di portare ‘fuorisacco’ domani un provvedimento». Una presa di posizione che comquneu rompe il silenzio agostano, passato senza interventi sui numerosi altri episodi di omofobia che hanno caratterizzato l’estate 2009.
È più di un’apertura, invece, quella che arriva da FareFuturo. L’associazione fondata da Gianfranco Fini parteciperà al micropride di venerdì che partirà dalla gay street per dirigersi probabilmente in Campidoglio come già successo per la prima manifestazione la scorsa settimana. Alla fiaccolata ha aderito anche Il Secolo d’Italia che in un’editoriale rende nota la sua posizione: «non ci vengano a parlare di deriva zapaterista, la deriva pericolosa e’ un’altra, che si chiuda un occhio e poi si chiudano tutti e due».
«Il Popolo della Libertà non deve far mancare il suo consenso al progetto di legge contro l’omofobia presentato dalla collega Paola Concia alla Camera», ha dichiarato Benedetto della Vedova. Dello stesso avviso Fabio Granata: «Credo che a settembre si debba cercare un’intesa per arrivare all’approvazione di una normativa bipartisan». Adolfo Urso ha sostenuto l’importanza dell’apporvazione della legge Concia: «credo sia importante che una legge sull’omofobia sia fatta da questo Parlamento e proprio in questo momento».
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