«Una vera e propria barbarie!». Così ha definito, il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, i recenti episodi di intolleranza che hanno coinvolto gay e trans. Nell’esclusiva intervista che ha rilasciato al settimanale Di Tutto il ministro ribadisce la necessità di una legge contro l’omofobia, già presentata dalla deputata Anna Paola Concia (Pd) e di cui condivide l’impianto.
Parlando della recente ondata di aggressioni nei confronti di persone omosessuali e transessuali, il ministro riconosce che «l’emergenza dei nostri tempi sta nel dover fermare questa emulazione di atti violenti con una presa di coscienza collettiva, che condanni l’intolleranza che sembra emergere nelle nostre città». Secondo Mara Carfagna «tutte le forme di violenza sono da condannare duramente; quando poi sono motivate da ragioni di discriminazione sessuale o per motivi razziali, si tratta di una vera e propria barbarie che non può essere giustificata in alcun modo». Quanto alla pdl Concia, il ministro afferma di ritenere «giusta l’aggravante per i reati che prevedono una discriminazione per ogni forma di diversita». Anzi, aggiungerebbe «l’aggravante anche per i casi di discriminazione legata al genere, all’età e alla disabilità».
Lunedì 14 settembre, primo giorno di riapertura dei lavori della Camera dei Deputati, proprio la deputata Concia lancerà la campagna "L’omofobia ha i giorni contati" con la quale «Monitoreremo il tempo che il Parlamento impiegherà ad approvare una legge contro l’omofobia e la transfobia» – spiega l’On. Concia che è anche relatrice della legge. «Lanceremo una spilla che tutti potranno indossare per spingere il Parlamento a passare dalle parole ai fatti».
Di diverso parere è invece il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella che, a margine dei lavori della conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, ha dichiarato: «Non credo ci sia a livello statistico un’emergenza che riguardi la violenza sugli omosessuali. Le parole della Rocella si riferiscono alla denuncia di ieri del capo dello Stato, che aveva parlato di discriminazioni per gli omosessuali. Per Roccella esistono invece «alcuni casi che richiamano l’attenzione dei media» e ritiene tuttavia che sia necessario «tenere alta l’attenzione su ogni tipo di sopruso».
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