Il prof. Francesco Bruno, criminologo noto al pubblico del piccolo schermo per essere spesso presente in trasmissioni che parlano dei più macabri e raccapriccianti fatti di cronaca, non è certo altrettanto famoso per essere gay-friendly. Le sue posizioni in merito, invece, sono talmente anti-gay (come direbbero gli americani) da avere spinto alcune associazioni lgbt a denunciarlo all’Ordine dei Medici presso cui Bruno risulta tesserato.
La cosa, come era prevedibile, non ha provocato alcun ripensamento del professore che, in attesa di essere ascoltato dall’ordine e di dire la sua, rincara la dose con alcune dichiarazioni rilasciate al solito pontifex.roma.it.
" Se oggi parlare chiaro é una colpa, sono colpevole – dice Bruno -. (I gay che lo hanno denunciato all’Ordine, ndr) sono degli intolleranti. Ma facciano pure, tanto non li temo, ho il coraggio delle mie idee e continuo ad essere della mia opinione. Gli omosessuali sono dei distrurbati e come tali patologicamente rilevanti. Quando mi dimostreranno il contrario, ci crederò. Insomma, mi condannino anche al rogo, non mi muovo dalle mie posizioni". E continua: " io ho il diabete. Non mi offendo se qualcuno mi dice che sono malato, é la realtà. Bene, per quale motivo gli omosessuali si offendono se qualcuno, correttamente, parla di patologia. Peggio ancora di scelte deviate. I gay sono soggetti patologicamente diversi e basta. Dei disturbati".
Non sappiamo su quali studi scientifici basi le sue posizioni il Professor. Bruno, dato che sono in contrasto con le poszioni dell’Organizzaizione Mondiale della Sanità, oltre che della quasi totalità di medici, psicologi e psichiatri. Certo è in buona compagnia: basti pensare alla senatrice Paola Binetti e allo psichiatra italo americano Joseph Nicolosi con le sue terapie riparative.
E dopo avere assicurato che non ha alcuna preoccupazione riguardo ala denuncia sporta all’Ordine, il professor Bruno sollecitato dall’intervistatore dice la sua anche sugli ebrei e la Shoha, ad appena due giorni dalla Giornata della Memoria. "L’antisemitismo é una cosa antipatica e va censurato. E va detto chiaramente che la shoa fu una cosa vergognosa, un progetto criminale e spietato. Ma con la stessa fermezza bisogna riconoscere che gli ebrei anche oggi non sono molto benvoluti – continua Bruno -. Loro, spesso, si sentono superiori agli altri. Questo complesso di superiorità,li rende poco graditi in alcune circostanze. Sottolineo che questo non serve mai ad avallare manifestazioni razziste. Mi sembra innegabile che alcune volte, in ambienti estremisti ebraici vi sia la tentazione di forzare la shoah rendendola solo ed esclusivamente come fatto ebraico, mentre perirono anche cittadini di altri credo e nazioni".
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