A chiedere chiarimenti, questa volta, è il Ministero per le Pari Opportunità e riguarda gli episodi di omofobia verificatisi tra le mura del liceo classico Ugo Foscolo di Pavia.
Due ragazzi, vittime di continue vessazioni, ingurie, telefonate anonime e battute pesantemente omofobe da parte dei compagni di scuola, si erano rivolti ad Arcigay. «Inizialmente si trattava di scritte a matita sui banchi, che miravano a offendere e stigmatizzare per un orientamento sessuale ritenuto sbagliato, deviato» ha raccontato uno dei due giovani studenti che non avendo ancora fatto coming out in famiglia, si sono sentiti particolarmente minacciato dalla situazione che vivevano a scuola.
«Abbiamo aperto un’istruttoria per verificare quanto accaduto» spiegava più di un mese fa Massimiliano Monnanni, direttore dell’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziali. che si trova presso il ministero guidato da Mara Carfagna, e adesso il fascicolo è sul tavolo del provveditore.
«Formalmente nessuno si è rivolto a noi – spiega Giuseppe Bonelli, dirigente dell’ufficio scolastico di Pavia – per questo ho chiesto ai miei uffici di sentire il dirigente della scuola, Lorenzo Fergonzi, e chiederò di relazionarmi su questo punto».
«Siamo in una fase istruttoria – sottolinea Bonelli – non è un’ispezione e non ci sono azioni disciplinari in atto. Bisogna capire meglio cosa è successo». Sul caso omofobia, intanto, indaga anche la procura di Pavia.
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