‘Estoy en ello’ è un’espressione idiomatica che gli spagnoli usano quando si ritrovano in una situazione problematica che non riescono a risolvere, ma è anche il titolo che il fumettista Sebas Martìn ha voluto dare al primo romanzo a fumetti che ha realizzato come autore completo. In realtà Sebas, classe 1963, desiderava fin da piccolo realizzare fumetti di questo tipo e ha collaborato con la realtà gay spagnola fin dai primi anni 80, ma è solo da poco tempo che ha potuto valorizzare appieno le sue capacità narrative, grazie alla maggiore apertura del suo paese verso certe tematiche. ‘Estoy en ello’, e ancora di più il suo seguito ‘Aùn estoy en ello’, ben rappresentano la realtà gay spagnola di oggi, con le sue contraddizioni, il suo dinamismo e le sue molteplici sfaccettature.
Protagonista della vicenda è Salvador, un ragazzo gay di Barcellona che ha superato la trentina è che non è particolarmente fortunato in amore. In effetti il filo conduttore è proprio la sua ricerca dell’amore, costellata da una serie di relazioni che purtroppo finiscono per rivelarsi regolarmente inferiori alle aspettative. Nel primo volume Salvador conosce al Gay Pride un ragazzo danese in vena di sperimentare: si rivela un fiasco, ma gli dà modo di conoscere Mar, un ragazzo di colore che diventerà il tormentone del primo volume, perlomeno fino a quando deciderà di raggiungere suo padre negli Stati Uniti, troncando la sua storia con Salvador e lasciandolo con un palmo di naso. Fortunatamente il protagonista si consolerà fra le braccia di Marcos, un aitante poliziotto, che però non si rivelerà molto interessato ad avere una relazione con lui. Sullo sfondo il variegato mondo delle relazioni sociali di Salvador: la sua comitiva, la sorella, la famiglia e Quique, un suo amico sieropositivo che, per ringraziarlo del suo aiuto, gli offre una vacanza a Ibiza. Qui Salvador conosce il giovane Xicu, che a sorpresa lo raggiungerà a Barcellona per iniziare con lui una convivenza tormentata, che animerà il secondo volume, concludendosi poi in maniera burrascosa poco prima che la Spagna legiferi a favore dei matrimoni gay…
Riassumere la vicenda di Salvador in poche righe non è facile: al suo interno ci sono dozzine di personaggi a tutto tondo e si snocciolano un mucchio di temi interessanti, mentre sullo sfondo si respira la Barcellona di oggi, con la sua movida e la sua energia. Anche il sesso fa la sua parte, e quando c’è si vede tutto, dando all’insieme un tocco di realismo in più. Poi ci sono i flash-back di alcuni personaggi, che con le loro storie mettono a confronto la Spagna di oggi con quella del regime franchista, o con l’Italia degli anni ’60. A quanto pare l’Italia piace molto a Sebas Martìn, visto che le dedica lunghe sequenze ambientate nel presente e nel passato. Descrivendo la vita gay di Roma, Milano e Napoli, Sebas Martìn ne parla in modo molto sincero e diretto, ed è imbarazzante constatare che in Italia nessuno ha mai avuto il coraggio di fare altrettanto. Finora, in Italia, non ci sono stati nemmeno degli editori che hanno avuto il coraggio di pubblicare i fumetti di Sebas. Troppo espliciti? Troppo onesti? Troppo scomodi nel loro mostrare, senza censure, un mondo gay verosimile e senza stereotipi? Di certo c’è solo che volumi come questi farebbero un gran bene al nostro panorama editoriale, e non solo a quello.
I volumi di Sebas Martìn sono reperibili sul sito https://www.lacupula.com/web/
di Valeriano Elfodiluce
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