Ho una fantasia erotica un po’ particolare (almeno credo, visto che non ne sento mai parlare da nessuno): fare sesso con uomini molto bassi (massimo un metro o poco più). Purtroppo non so come conoscere uomini gay del genere. Ho cercato tante volte in internet siti specializzati ma niente, né digitando ‘nani’, ‘acondroplasia’, ecc. Qualcuno ha i miei stessi gusti? o meglio c’è qualche uomo basso tra voi che vorrebbe conoscermi? secondo voi perchè mi piacciono uomini così? conoscete siti? esistono film porno con nani? (so che etero esistono ma gay non li trovo) HELP.
Ogni tipo di accoppiamento è lecito, basta trovare la persona adatta alle proprie esigenze Era un pezzo che tenevo da parte questo intervento nel forum sui nani, come vengono chiamati senza disprezzo e senza ipocrisie linguistiche da chi dice di esserne fortemente attratto. Vorrei però approfittare dell’argomento insolito per estendere il concetto ad altre categorie generalmente disprezzate (o quantomeno ignorate): nel senso che – non ce lo nascondiamo – alti, giovani, snelli e dalla chioma fluente piacciono più di vecchi, grassi e calvi, i palestrati più dei flaccidi, i super dei minidotati, ecc. Con notevoli deroghe, ovviamente, a seconda dei casi e degli assortimenti (rasati e orsacchiotti fanno faville, non è una novità).
Qualcuno mi disse una volta che non esiste persona più fortunata di chi è insieme bello e dotatoA questo punto i lettori possono dirmi che parlo sempre di categorie fisiche e che offro la solita sfilza di luoghi comuni, l’idea ritrita dei gay che pensano solo al sesso. Ma basta dare un’occhiata a riviste, siti e calendari di ogni genere e latitudine per verificare come siano incentrati esclusivamente o quasi su quei clichè (pertanto portatori di un messaggio chiaro su quale sia l’immaginario erotico omosessuale).
Eppure possiamo anche notare che esistono minoranze all’interno alla nostra corposa minoranza. Non per ribadire un luogo comune perfino più scontato degli altri (del tipo che è molto più sexy uno non tirato a lucido ma erotico nella sua semplicità, ecc.) ma per scoprire che alcuni sono eccitati da caratteristiche e categorie in genere relegate ai margini. Come un mio amico, che personalmente considero privo di ogni attrattiva ma che, pur non essendo giovane e affascinante né curato (e spesso nemmeno pulitissimo), riesce a rimorchiare grazie alla capacità di farsi trovare disponibile e pronto, sempre e comunque.
Ognuno di noi ha almeno un talento da mostrare, una carta buona da giocare. Nel caso del mio amico credo ci sia un non so che di morboso nel rapporto con lui: il fascino perverso di un vecchio professore, fantasmi liceali e magari inconsce vendette per qualche bocciatura.
D’altronde, esclusi animali e bambini, infermi di mente e chiunque non corrisponda, ogni tipo di accoppiamento è lecito, basta trovare la persona adatta alle proprie esigenze ed avere l’onestà di ammetterle. Anche quando sembrano bizzarre. Non c’è ragione per cui un nano dovrebbe sentirsi sfruttato se qualcuno lo ricerca in quanto tale e non come individuo. Non sarebbe diverso da chi resta folgorato dagli uomini brizzolati o dai ragazzetti efebici. Se gli uomini preferiscono le bionde e i gay i bononi, sappiamo anche che le brune non se la passano troppo male. E come loro tanti altri…
Da chi insegue esclusivamente ultrasessantenni non dall’aria giovanile ma che dimostrino tutti gli anni che hanno (ho conosciuto chi li cercava), ai feticisti degli uomini bassissimi o di quelli esplicitamente minidotati. Alla faccia dei problemi che molti si fanno: «Non ce l’ho abbastanza lungo (o largo)», «Incontro solo passivi che cercano dotati», «Sapreste dirmi quali sono le dimensioni normali di un pene a riposo e in erezione», ecc.
Qualcuno mi disse una volta che non esiste persona più fortunata di chi è insieme bello e dotato. Certamente aiuta, ma non è tutto. Chi cerca superdotati si accomodi pure: troverà una bella fila. Ma chi si sente svilito nella propria virilità per questioni di centimetri, sappia allora di poter interessare perfino grazie a quelli che considera limiti invalicabili. Nulla è perduto. Per vincere i complessi a volte può essere sufficiente guardarsi bene attorno. E quindi utilizzare i misuramembri che girano su internet (e certificano la categoria alla quale apparteniamo: da small a extra-extra-large) senza preoccupazioni.
Flavio Mazzini, trentacinquenne giornalista, è autore di Quanti padri di famiglia (Castelvecchi, 2005), reportage sulla prostituzione maschile vista "dall’interno", e di E adesso chi lo dice a mamma? (Castelvecchi, 2006), sul coming out e sull’universo familiare di gay, lesbiche e trans.
Dal 1° gennaio 2006 tiene su Gay.it la rubrica Sesso.Per scrivere a Flavio Mazzini clicca qui
di Flavio Mazzini
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