JOHNNY, LA ‘DIVA’ DELLE OLIMPIADI

È la rivelazione queer di Torino, il pattinatore 21enne americano Johnny Weir detto 'La diva' per i suoi atteggiamenti stravaganti. L'oro gliel'ha soffiato il suo mito, il russo Plushenko.

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir teaser - Gay.it
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TORINO – È lui la rivelazione queer delle XX Olimpiadi Invernali: l’eccentrico Johnny Weir detto ‘La diva’, stravagante campione ventunenne americano di pattinaggio di figura per tre anni di seguito tutt’ora in carica (non capitava da vent’anni, allora c’era Brian Boitano).

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir 6 - Gay.it

Capriccioso, bizzoso, gareggia con un inseparabile guanto rosso che lui stesso ha battezzato ‘Camilla’ in onore della compositrice de ‘Il cigno’ Camilla Saint-Saëns e che ondeggia nell’aria come un dandy postmoderno, si trucca pesantemente, si rade le sopracciglia e si impomata i capelli; arrivato a Torino col suo trolley Louis Vuitton e occhiali D&G (per fortuna ha lasciato i chihuahua ‘Bon Bon’ e ‘Vanya’ a casa), ha rifiutato il Villaggio Olimpico e l’affitto di un appartamento, pretendendo una palazzina isolata che ha trovato troppo sozza. Grande amante della Russia, si allena sempre in felpa con scritta visibile ‘C.C.C.P.’ sotto lo stretto controllo della matronale e imponente Tatiana Tarasova, una delle migliori coreografe in circolazione che insieme all’altra allenatrice Priscilla Hill (con lui nella foto sotto) ha contribuito a farne una celebrità, soprattutto in patria.

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir e Priscilla Hil - Gay.it

Il suo idolo è la cantante Christina Aguilera ma il suo mito sportivo è proprio quell’Evgeni Plushenko detto ‘lo zar’, che l’ha battuto pesantemente vincendo l’oro e relegandolo in una imbarazzante quinta posizione con più di 40 punti di scarto dopo un buon esordio nello ‘short program’ in cui era arrivato secondo. Reazione della Diva? Non ha neanche sentito i punteggi finali, ha girato stizzito la testa e se n’è andato dal Palavela palesemente infuriato (c’è chi sostiene che la debolezza della sua prova sia dovuta anche a un notevole ritardo nell’arrivare in arena – una vera Diva non si fa forse aspettare, foss’anche solo per finire di truccarsi?).

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir 2 - Gay.it

Un’immagine così palesemente queer (la prova del nove viene dalla sua sitcom preferita, la campissima ‘Absolutely Faboulous‘) sembrerebbe una specie di dichiarazione pubblica di omosessualità avallata da frasi quali «sono principesco», «mi sono sentito come il fiore più bello del vivaio», eppure Johnny non si è mai dichiarato ufficialmente e, anzi, si arrabbia non poco quando gli viene chiesto, a quanto pare molto spesso: «Non sento il bisogno di parlare della mia sessualità perché non fa parte del mio sport ed è una questione privata. Posso dormire con chi voglio e ciò non deve influire sulla mia prestazione sul ghiaccio. Il resto è speculazione». La questione ha turbato non poco i suoi tanti fan, non solo gay, che trovano davvero strano il fatto che Johnny possa non essere omo, a tal punto che il ‘Chicago Tribune’ ha indetto un sondaggio per sapere se un eventuale coming out di Weir possa cambiarne la percezione nel pubblico (più del 90% ha risposto ‘no’).

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir al Palavela - Gay.it

Jim Buzinski, fondatore di ‘Outsports.com‘, ironizza sostenendo che «se Johnny Weir non è gay non lo sono neanche io» mentre Jon Jackson, ex pattinatore gay ora giudice di gara, ritiene che Weir non possa dichiararsi per non inimicarsi alcuni giudici, paradossalmente proprio quelli omosessuali che si sentirebbero minacciati dai colleghi alla vista di pattinatori vistosamente effeminati (secondo lui il 30-40% dei figure skaters sono gay). Alla NBC Johnny ha recentemente dichiarato di aver avuto una storia sentimentale di due anni ma non ha specificato il sesso.

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir 4 - Gay.it

La passione di Johnny per axels e toeloops arriva da lontano, quando davanti a casa si ghiacciò un campo di grano e il dodicenne di Coatesville, Pennsylvania, scoprì il suo talento grazie a un paio di pattini ricevuti a Natale. Trasferitosi poi a Newark, in Delaware, iniziò ad allenarsi seriamente all’Università. Il resto è un cammino in discesa che gli fece vincere già un bronzo al Campionato Nazionale del 1998 a Filadelfia e due anni dopo un primo posto nello ‘short program’ di Cleveland. Nel 2001 ha trionfato al Campionato Giovanile Nazionale e dopo una difficile stagione per un incidente a un ginocchio nel 2003, ha infilato dal 2004 una tripletta che gli garantisce una salda prima posizione nella classifica nazionale e buoni piazzamenti all’estero (terzo in Russia nel 2005).

JOHNNY, LA 'DIVA' DELLE OLIMPIADI - Johnny Weir 5 - Gay.it

Era particolarmente ansioso di vedere la prestazione di Carolina Kostner che ammira molto e sicuramente la caduta di martedì durante un triple flip, incidente che l’ha piazzata in un umiliante undicesimo posto, non gli ha fatto piacere. Grazie anche a fenomeni mediatici come Johnny ‘Weird’, cioè bizzarro come l’ha battezzato la stampa americana, il pattinaggio è uno degli sport olimpici più amati dal nostro pubblico, complice sicuramente il trionfo tricolore nello skating veloce (dopo l’exploit di Fabris, vincitore dei 1500 metri, siamo a quota 2 oro e 2 bronzo per questa specialità).
Johnny è ormai fuori dai giochi e sicuramente poteva andare meglio. Forse una delle motivazioni l’ha inquadrata proprio lui stesso: «Sono un po’ pretenzioso, un po’ arrogante, e voglio sempre che le cose vadano come voglio al 100%. Ma nello stesso tempo sono molto passionale e legato alle persone che mi sono vicine. Comunque sono felice di com’è Johnny Weir».
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