Si è svolta questa mattina alle 11 presso il tempio egizio del Verano a Roma la cerimonia di addio al compianto Giulio Maria Corbelli, attivista LGBTQIA+, da tempo impegnato nella divulgazione informativa relativa alla battaglia contro l’hiv e contro lo stigma verso le persone hiv+.
Di seguito il ricordo del nostro collaboratore Daniele Calzavara, attivista di Milano Check Point, amico e fiero discepolo di Giulio.
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Domenica 6 novembre 2022 ci ha lasciati Giulio Maria Corbelli, dopo due durissimi anni di malattia, vissuti con estrema forza, nella volontà di non perdere nemmeno un attimo di vita vissuta: attivismo, lavoro e affetti.
Giulio era uno dei più grandi attivisti italiani in ambito HIV e salute sessuale. Si può dire che Giulio era il Larry Kramer degli attivisti italiani.
Laureato in ingegneria, per molti anni si occupò di giornalismo e mondo LGBTQ+. Dopo la diagnosi di hiv e la perdita di persone vicine per cause Aids-correlate, negli anni 2000 Giulio ha cominciato a fare attivismo ed advocacy nell’ambito dell’hiv, sia nel panorama italiano che in quello europeo.
Era quel tipo di attivista che, nel fare advocacy, attingeva a una grande preparazione scientifica, per dibattere ad armi pari con gli altri interlocutori: comunità scientifica e mondo della ricerca farmaceutica.
Come ACT UP ci ha insegnato: conoscenza è contrattazione, conoscenza è potere.
Estremamente orgoglioso di essere un maschio gay, che faceva sesso con altri maschi, Giulio rivendicava di essere una persona che vive con Hiv.
Mi ha sempre impressionato quel modo fiero di rappresentarsi e rendersi visibile, fatto di libertà. Un uomo pubblicamente Hiv positivo che rivendicava di godere della propria sessualità e di essere un utilizzatore di chemsex.
Nessun escamotage, nessuna ipocrisia. Solo un grande bisogno di lottare, nudo, come volto, come storia visibile, anche per tutte quelle persone che vivono l’Hiv nell’invisibilità e nella paura.
Insieme all’amico Sandro Mattioli ha fondato Plus APS, la prima associazione italiana di persone LGBT+ HIV positive.
Da qualche anno era impegnato nel progetto “Roma Plus Checkpoint”, il primo centro community-based per la salute sessuale romano. Grazie al suo impegno, insieme ai volontari e amici di Plus Roma, ha reso possibile l’apertura di un check-point anche nella capitale.
Giulio era davvero una persona disponibile. Difficilmente nel panorama degli attivisti italiani ho trovato qualcuno così pronto al confronto, a organizzare meeting e a lavorare duramente per la costruzione di progetti. E a fare da spalla a chi aveva bisogno d’aiuto. Giulio era tutto questo, e molto di più.
In questi giorni tristi, Giulio lascia un grande vuoto. Ma tutto il lavoro di Giulio per un mondo migliore non verrà perso.
Giulio, noi, persone della community Hiv italiana, promettiamo che porteremo avanti i tuoi progetti, le nostre battaglie. Fieri di aver fatto un pezzo di strada con te. D’ora in avanti, anche per te.
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