Tornato in onda su Netflix con la seconda stagione di Star Trek: Discovery, in cui tra le altre cose indossa gli abiti di un personaggio apertamente omosessuale, Anthony Rapp è stato colui che ha fatto crollare il ‘mito Kevin Spacey’, divo due volte premio Oscar nell’ottobre del 2017 da lui denunciato pubblicamente.
All’epoca Rapp rivelò nel corso di un’intervista l’abuso sessuale subito da un giovanissimo Kevin, nel lontano 1986, nel corso di un party. Anthony aveva 14 anni appena. Dopo aver a lungo taciuto, un anno e mezzo fa ha trovato il coraggio di raccontare quanto accaduto, costringendo Spacey ad un ridicolo e tardivo coming out. Il resto è storia recente, con l’attore cacciato da House of Cards, ripudiato da Hollywood e cancellato da Tutti i soldi del Mondo, film di Ridley Scott.
Rapp, che in questi due anni ha sempre fatto fatica a parlare di Spacey, ha ora provato a motivare quella sua confessione
«Avevo paura che avrebbe continuato a mietere altre vittime». «Credevo che con le mie dichiarazioni avrei fatto la differenza. Sono orgoglioso di averlo fatto». «Mi sono sentito protetto in un certo senso, dalle persone che avevo al mio fianco. Sono stati tutti di sostegno. Se fosse successo qualcosa di brutto, avrei avuto delle persone al mio fianco».
Poche settimane fa Kevin è finito alla sbarra, in Massachusetts, perché denunciato dal padre di un 18enne, a suo dire nel 2016 molestato proprio da Spacey. Decine di altri uomini, nell’ultimo anno e mezzo, hanno accusato il divo di abusi sessuali. Rapp, invece, è felicemente fidanzato con tale Ken, da anni al suo fianco. I due si sono presentati mano nella mano sul red carpet della premiere di Star Trek: Discovery.
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