È uno dei più interessanti ed eclettici attori britannici e lo troveremo nell’atteso sequel Il ritorno di Mary Poppins nei panni di Michael Banks, il vedovo sconsolato con tre figli (nel film c’è anche un gustosissimo cameo di Meryl Streep nel ruolo della cugina ‘aggiustatutto’ Topsy). Stiamo parlando di Ben Whishaw, corporatura minuta ma personalità da vendere, e un debole per i ruoli in costume.
Tutto iniziò nel lontano 1999 quando Ben esordì nel film di guerra The Trench a fianco, nientemeno, che di Daniel Craig e Cillian Murphy dopo aver frequentato una compagnia teatrale in compagnia del gemello James, il quale spinse non poco il fratello a intraprendere questa carriera.
Daniel Craig gli porta fortuna: Ben Whishaw avrebbe di lì a poco recitato in altri due film con la star inglese, L’amore fatale e The Pusher. Si fa notare, soprattutto dalla critica, anche per un ammiratissimo Amleto messo in scena all’Old Vic Theatre e diretto da Trevor Nunn.
Il grande successo di pubblico arriva nel 2005, quando interpreta il ruolo del protagonista di Profumo – Storia di un assassino diretto da Tom Tykwer, ambizioso thriller tratto dall’omonimo capolavoro di Süskind.
Ormai Whishaw può ambire alle produzioni di più alto livello: ecco un ruolo nel caleidoscopico Io non sono qui di Todd Haynes, quello indubbiamente più adatto a lui, ossia il poeta francese gay Arthur Rimbaud. Seguono due intensi film in costume, Ritorno a Brideshead e Bright Star, sottovalutato ultimo lavoro per il cinema di Jane Campion. Nel 2012 fa parte del blockbuster Skyfall nel ruolo di Geofrey Boothroyd detto ‘Q’ e per la BBC incarna Riccardo III d’Inghilterra nella serie The Hollow Crown. Compare anche nel fantascientifico Cloud Atlas delle sorelle trans Wachowski.
Il 2012 è un anno magico anche dal punto di vista personale: si unisce civilmente col compagno di lunga data, il compositore australiano Mark Bradshaw.
Negli anni successivi la scelta dei ruoli è particolarmente attenta alla cinematografia lgbt: ecco il sensibile Lilting di Hong Khaou, nel 2014, dove interpreta il fidanzato di un ragazzo orientale che diventa amico, dopo la sua scomparsa, della madre ignara dell’omosessualità del figlio. Seguono il surreale The Lobster e il notevole dramma trans The Danish Girl di Tom Hooper in cui veste i panni del pittore gay Henrik.
Ormai Ben è cresciuto: big, big, Ben!
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