Cacciato dal set di Bohemian Rhapsody a pochi giorni dalla fine delle riprese, con Dexter Fletcher chiamato in fretta e furia in sua sostituzione, Bryan Singer, regista degli X-Men e de I soliti Sospetti, è nuovamente finito nella bufera.
Al termine di un’indagine durata 12 mesi, i giornalisti dell’Atlantic Exposé hanno annunciato di aver contattato oltre 50 attendibili fonti che puntano il dito contro Singer, compresi quattro uomini che affermano di aver avuto rapporti sessuali con Singer quando erano ancora minorenni.
Uno di loro ha rivelato di aver fatto sesso in casa di Singer, nel 1997, quando aveva 17 anni. Un altro ha affermato che lui e Singer avrebbero fatto sesso sempre nel 1997 in una villa di Beverley Hills, quando costui aveva appena 15 anni. Entrambi sottolineano che il regista, all’epoca 30enne, sapesse la loro età, inferiore al consenso in California.
“Alcune delle presunte vittime dicono di essere state sedotte dal regista mentre erano minorenni, altre hanno dichiarato di essere state violentate mentre gli uomini che abbiamo intervistato ci hanno detto che queste esperienze li hanno lasciati psicologicamente danneggiati, con problemi successivi legati ad abuso di sostanze e depressione”.
Ne 2014, come dimenticarlo, Singer venne accusato da tale Mike Egan, ex modello e aspirante attore, di essere stato drogato e violentato in veri e propri “festini” svoltisi alle Hawaii, quando il ragazzo aveva solo 17 anni. Accuse poi ritirate. L’improvviso e mai motivato licenziamento da parte della Fox dal set di Bohemian Rhapsody, però, ha riacceso i riflettori sul regista, perché arrivato nel pieno dello ‘scandalo Kevin Spacey’, grande amico di Bryan. Dopo mesi di silenzio, la macchina delle denunce è tornata in funzione. L’avvocato di Singer, Andrew B. Brettler, ha definito ‘spazzatura’ ogni accusa, mentre Rami Malek, straordinario Freddie Mercury della pellicola campione d’incassi, ha così affrontato la spinosa questione.
“Per quanto ne so, sono stato preso in considerazione prima che venisse scelto Bryan. Così, per circa un anno non ho mai controllato la veridicità di queste accuse. A dire il vero, non sapevo molto di Bryan. Penso che le accuse siano qualcosa di cui, che ci crediate o no, sinceramente non ero a conoscenza. In qualche modo siamo riusciti a salvaguardare il film da tutto ciò che abbiamo incontrato lungo la strada. Forse è stato lo stesso Freddie a farlo perché voleva che realizzassimo un prodotto che fosse degno di lui.”
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