È un periodo di particolare vivacità per il cinema queer in Canada, complice sicuramente la rete di ottimi festival LGBT internazionali (in primis Toronto e Ottawa), nonché il successo di critica dell’ultimo gioiello di Xavier Dolan, il suo più riuscito, Juste la fin du monde, che all’ultimo Festival di Cannes ha sfiorato la Palma d’Oro aggiudicandosi il Grand Prix (uscirà in Italia il 7 dicembre). Di un interessante mélo quebecchese, Ville-Marie di Guy Édoin, con un’insolita Monica Bellucci, mamma torturata di pargolo gay abbiamo già parlato, trovate la recensione qui : LEGGI >>> Ville-Marie, quanto melò per il figlio gay di Monica Bellucci
È stato invece presentato al nizzardo Ze Festival un apprezzabile dramma sentimentale diretto da Maxime Desmons, Ce Qu’On A (Ciò che abbiamo), ambientato in una deliziosa cittadina lacustre dell’Ontario, North Bay, che si affaccia sullo specchio d’acqua del Nipissing Lake. Nel film raccontano i dilemmi amorosi di un attore teatrale, Maurice, interpretato dal regista stesso, diviso tra l’attrazione per Michael (Jean-Michel Le Gal), amministratore della compagnia francofona per la quale Maurice recita L’Avaro di Molière, e un adolescente complessato, Allan (Alex Ozerov) al quale Maurice dà lezioni di francese.
Il vero protagonista del film è però il disagio, un senso profondo di inadeguatezza che investe tutti i personaggi: dall’introverso Maurice, fuggito da Parigi e piuttosto disorientato nella nuova meta canadese, all’impacciato Michael che non sa come comunicargli la profonda attrazione che prova per lui, fino al giovane Allan costantemente minacciato da bulli omofobi. Ed è proprio il rapporto con Maurice che garantisce ad Allan quell’appiglio amicale in grado di rendergli sopportabile il clima oppressivo causato dai coetanei violenti: Allan rimane stregato dal metodo d’insegnamento di Maurice e ben presto il legame tra i due trascende verso qualcosa di più palesemente erotico. Ma Maurice è nettamente diviso tra il rapporto rassicurante ma privo di verve col placido Michael e l’ambigua relazione con Allan, in cui vede il figlio che non ha mai avuto (il transfert paterno viene mediato proprio dalle lezioni di francese a cui, inaspettatamente, si applica il ragazzo svogliato).
Nonostante qualche indugio di troppo, i due rapporti speculari vengono analizzati con una certa profondità: è forse proprio questa capacità di andare a fondo alle questioni di cuore, il filo rosso di tante nuove produzioni queer canadesi – Xavier Dolan, con la sua energica passionalità senza freni, ha sicuramente dato il ‘la’ in tal senso – come se sotto il freddo climatico degli stupendi ambienti naturali canadesi ci fossero tante anime da scaldare e riappacificare, col grande interrogativo sentimentale di sempre: c’è ancora qualcuno là fuori disposto ad amarci?
Ce Qu’On A non ha ancora una distribuzione italiana ma la meriterebbe (sicuramente lo vedremo in circuitazione nei festival LGBT della prossima stagione).
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.