Il grande attore 71enne austriaco Helmut Berger, protégé massimo di Luchino Visconti, suo compagno dal 1964 alla morte di quest’ultimo nel 1976, è stato denunciato per bigamia dalla moglie italiana Francesca Guidato che sostiene di non avere mai formalizzato il divorzio. La sposò nel lontano 1994 (lei aveva 17 anni) nella Chiesa di San Felice Martire a Pietralata dopo una confessione di due ore e un quarto col parroco mentre gli invitati attendevano trepidanti. Berger si è infatti maritato due mesi fa a Ibiza con l’attore trentaquattrenne Florian Wess. È la seconda denuncia da parte della Guidato, dopo una precedente accusa di diffamazione aggravata per averla definita in un settimanale “quella tr… che mi vuole spillare soldi“. La Guidato sostiene che Berger le deve circa 550mila euro per alimenti e relativi interessi non pagati.
L’indimenticato Ludwig viscontiano è da sempre stato sregolato, con problemi di alcolismo e privo di freni inibitori: invitato alla trasmissione austriaca My Swinging Sixties sulla rete austriaca Zdf, molestò il campione di pattinaggio sul ghiaccio Hans-Jurgen Baumler mettendogli una mano sulla patta e fu allontanato dal conduttore Thomas Gottschalk. Vive ora in un modesto e disordinatissimo bilocale a Salisburgo in difficoltà economiche, come racconta il documentario shock Helmut Berger: Actor di Andreas Horvath presentato all’ultimo Festival di Venezia. La colf maltrattata racconta le sue frequenti orge in casa e lui, nel finale, si masturba furiosamente accanto a un mappamondo illuminato e una foto di Visconti.
Berger continua a recitare: nella sua carriera ha fatto un’ottantina di film e le sue interpretazioni memorabili non si fermano ai capolavori viscontiani. Ricordiamo il vibrante Alberto de I giardini dei Finzi Contini di Vittorio De Sica e il seducente poeta Thomas in Una romantica donna inglese di Joseph Losey. L’anno scorso ha interpretato benissimo il ruolo di Yves Saint Laurent anziano nel pregevole biopic Saint Laurent di Bertrand Bonello, “scelto improvvisamente, ma eravamo certi che fosse la decisione giusta” come dichiarò il regista.
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