MILANO – Nuova sede e programma variegato (commedie, drammi, melò, persino un horror) per il 19° Festival Internazionale di Cinema Gaylesbico e Queer Culture di Milano diretto con encomiabile caparbietà da Giampaolo Marzi, dal 26 maggio al 1° giugno al Cinema Manzoni (Via Manzoni 40). Non più il Cinema Pasquirolo, quindi, ma una sala più grande (1170 posti) e ugualmente centrale – è raggiungibile facilmente col metrò, stazione Montenapoleone.
Sperimentazione e sentimento
Tra le proposte più stimolanti da non mancare, una delle rivelazioni di Cannes 2004, lo sperimentale ‘Tarnation‘ di Jonathan Caouette, “potente e straziante” per il critico Roger Ebert, “brillante e sconvolgente documentario autobiografico” come lo ha invece definito Gus Van Sant che ne è il produttore esecutivo. Mescolando documentario e fiction, il regista racconta la sua vita con un caleidoscopico collage di istantanee, Super8, videodiari e quant’altro, dalla difficile infanzia con una madre schizofrenica, alla dipendenza dalla droga e la scoperta dell’omosessualità.
Nella commedia melò ‘Touch of pink‘ di Ian Iqbal Rashid, un giovane fotografo di origini indiane che vive a Londra ha una madre che lo vuole sposato e cerca di convincerlo a tornare da lei a Toronto per accasarlo con una ragazza musulmana ma lui è fidanzato con un uomo ed è costretto a tenere nascosta (non per molto) la sua relazione omo. Il lynchiano Kyle Maclachlan interpreta nientemeno che il ruolo dello spirito di Cary Grant, amico immaginario del protagonista.
Sicuramente anticonvenzionale sarà l’ultimo parto del bizzarro regista canadese Robert Lepage che in ‘La face cachée de la lune‘ (‘L’altra faccia della luna’) racconta di due fratelli molto diversi tra di loro – ma interpretati entrambi dal regista – che si ritrovano dopo molti anni di lontananza. Uno fa l’astronomo ed è preso dai suoi studi, l’altro è un brillante presentatore del meteo ed è omosessuale. La colonna sonora è firmata da Benoît Jutras, autore delle musiche del ‘Cirque du Soleil’.
Teenager e splatter
Per i giovanissimi (e i loro amanti) da segnalare ‘Sugar‘ di John Palmer ispirato ad alcuni racconti di Bruce LaBruce sull’amore dirompente tra il sexy Butch, bello (e bullo) prostituto di periferia, e il diciottenne Cliff che il giorno del suo compleanno scappa di casa col suo skateboard.
Non manca un horror-splatter, ‘Hellbent‘ di Paul Etheredge-Ouzts, in cui una festa di Halloween a West Hollywood a base di droghe e partouzes viene interrotta da un serial killer che fa strage di partecipanti: teste mozzate, fiumi di sangue e salti sulla sedia garantiti.
Cinema lesbicoIl Migay non trascura le ragazze, a cui sono dedicati molti titoli interessanti: attualissimo ‘Lapsia Ja Aikusa‘ (‘Producing Adults’), opera prima della finlandese Aleksi Salmenperä, dramma incentrato sulle vicende di una psicologa, Venla, desiderosa di avere un figlio nonostante l’opposizione del fidanzato che si fa addirittura sterilizzare. Decide allora di utilizzare un campione di sperma conservato nelle celle frigorifere della clinica dove lavora con la complicità della giovane collega Satu di cui improvvisamente si innamora.
Arriva invece da Hong Kong l’appassionato ‘Hudie‘ (Farfalla) di Yan Yan Mak, sull’amore travolgente tra un’insegnante sposata e una giovane cantante che le fa tornare alla memoria un amore lesbico adolescenziale interrotto bruscamente dalle rivolte studentesche di Piazza Tienanmen.
Un nuovo progetto televisivo lesbico è l’indipendente ‘D-Word‘ di Cherienne Dabis, Maggy Burkle e Noelle Brower, una parodia in video del serial di grande successo ‘The L Word’ presentata dalla newyorchese Dyke Tv e ambientata nel milieu lesbico losangelino (D-Word perché i nomi di tutti i personaggi iniziano con la D di ‘dyke’, cioè lesbica).
Rossy De Palma, madrina almodovarianaMadrina d’eccezione del festival l’inimitabile attrice almodovariana Rossy De Palma (che quest’anno a Cannes ha divertito gli spettatori del Marché con il transissimo ‘20 Centimetros‘ di Ramón Salazar) a cui sarà consegnato sabato 28 maggio il premio speciale ‘Queen of Comedy’ prima della proiezione di un suo film del 1997 ripescato, lo spassoso ‘Franchesca Page‘ di Kelly Sane ma in anteprima nella versione italiana grazie a Paramount Comedy.
Succulente anche le proposte tra i documentari (da ‘Inside Gola Profonda’ di Randy Barbato e Fenton Bailey che il giorno dopo la proiezione al Migay esce nelle sale a ‘That man: Peter Berlin‘ di Jim Tushinski) e i cortometraggi, raggruppati in sezioni quali ‘Biancaneve‘ (commedie spensierate), ‘La strana coppia‘ (unioni bizzarre tra conigliette, pinguine oppure adorabili vecchiette), ‘Visioni stellari‘ (opere sperimentali e innovative).
Come ribadisce il direttore, bisogna essere «pronti ad aprire il cuore su questo schermo immenso. Per riconoscere le ragioni dei sogni. Per guardarci dentro».
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