È uno degli autori emergenti del cinema orientale ma il suo cinema, in Italia, non è mai arrivato nelle sale. Si chiama Brillante Mendoza, è un placido cinquantenne che arriva dalla pubblicità e ha vinto una controversa (e assai fischiata) Palma d’Oro per la regia col suo film più estremo, "Kinatay" ("Massacro"), odissea infernale di un ragazzo coinvolto suo malgrado nel rapimento di una prostituta torturata e fatta a pezzi con tanto di spargimento degli arti in giro per Manila. Un duro dramma senza sconti girato in semioscurità perenne, dalla regia nervosa e asciutta, discutibile per il messaggio ma non certo per la qualità cinematografica. A Venezia era invece stato presentato come film sorpresa l’intenso "Lola" ("Nonna") su due anziane filippine legate da un fatto di sangue: il nipote della prima è stato ucciso dal nipote dell’altra donna. Molti si scandalizzarono, ma questa volta perché fu ignorato dal palmarès.
Grazie a Queerframe.tv, neonato portale che trasmette in streaming il miglior cinema queer d’autore degli ultimi anni, è possibile vedere per la prima volta in Italia, al di fuori di un festival, l’acclamato esordio di Mendoza, "Masahista" ("Massaggiatore"), su un giovane masseur, Iliac, che lavora in una sauna gay e si vede costretto a tornare in provincia perché è morto suo padre.
La casa di distribuzione Atlantide Entertainment, di cui QueerFrame è il principale progetto glbt, distribuirà prossimamente nel nostro Paese anche "Serbis" ("Servizio") passato in concorso a Cannes con un certo scalpore – si parlò di ‘neorealismo a luci rosse’ – visto l’argomento trattato: la storia di una famiglia filippina che gestisce un cinema porno di periferia frequentato da gay. Il sesso esplicito rappresentato senza censure fece sobbalzare gli animi più candidi.
Le ragazze non si sentano però trascurate: anche per loro, dal 3 ottobre, c’è un film da non perdere, in streaming gratuito o scaricabile: è la commedia post-punk americana "Itty Bitty Titty Committee" di Jamie Babbit ("But I Am a Cheerleader") su una scatenata girl band chiamata C.I.A., ovvero "Clitoridi in Azione", in cui la depressa Anna, abbandonata dalla fidanzata, trova un riscatto musical-consolatorio ma soprattutto una nuova ragazza da amare.
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