VENEZIA – Il Festival Internazionale di Cortometraggi CIRCUITO OFF (www.circuitooff.com), opera della talentuosa veneziana Mara Sartore, ha chiamato a partecipare all’edizione di quest’anno il London Lesbian and Gay Film Festival, che si prepara a festeggiare nel 2006 i primi 20 anni di attività. Ecco pertanto comparire all’interno di uno dei più importanti festival italiani una sezione che ha aperto una finestra sul cinema al femminile, con particolare sguardo alle registe lesbiche, sezione della quale si è occupata Elena Piaggi.
“È stato un bel traguardo portare la sesta edizione nella prestigiosa sede del Teatro Goldoni – spiega genuinamente Mara Sartore – e siamo soddisfatti della grandissima risposta di pubblico, con ospiti giunti da tutto il mondo. Pensiamo di aver allestito una rassegna fra le più complete. Il fatto di aver introdotto una speciale sezione dedicata all’omosessualità è uno dei passi per un cambiamento radicale in cui crediamo e che, da Parigi e da Venezia, vogliamo segnare”.
Selina Robertson, responsabile di programmazione al LLGFF, ha così preparato una panoramica che da un lato attraversa la storia del festival londinese, evento di riferimento a livello mondiale per il cinema omosessuale, e dall’altro affronta esaltandole, sensualità e lussuria del Queer Desire: tema che ha ispirato anche la festa di apertura e di chiusura di CIRCUITO OFF 2005. La sezione ha spezzato i tabù sul desiderio omosessuale volendo aggirare la sottorappresentazione imposta dalla società moderna. Nel 2005, il London Lesbian and Gay Film Festival ha celebrato il diciannovesimo anniversario con punte di 25 mila spettatori.
Il Festival è il terzo per importanza in Inghilterra (dopo Edimburgo e Londra) e uno dei primi e longevi Queer Festival d’Europa. La sezione celebra la lussuria Queer e si propone come antidoto alle strategie di sottorappresentazione o di elusione della società contemporanea. Da questo momento, la grande fatica londinese riceve apprezzamento anche in Italia. In scena a Londra e a Venezia i cortometraggi Rosebud di Cheryl Farthing, Khush di Pratibha Parma, The Passionate Spectator di Del LaGrace Volcano, BD Women di Inge Blackman, Manifesto For Love di Sarah Wood e Linger di Bille Eltringham.
L’England’s Dreaming si è così trasformato in Italian Dreaming sulle gondole veneziane, con questa sezione speciale e sensuale che ha voluto portare innovazione e riconoscimento. Il Queer Love Party del 26 novembre, festa di chiusura dedicats al travestitismo, cui hanno partecipato più di mille persone, si è addirittura svolto al chiostro dei Tolentini nell’Università IUAV di Venezia grazie al contributo del Rettore Marino Folin.
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di Romina Reale
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