Iconica scream queen, figlia di Tony Curtis e Janet Leigh e a breve di nuovo in sala con Cena con delitto – Knives Out, Jamie Lee Curtis si è lasciata andare ad una lunga e interessante intervista a tematica LGBT con PrideSource.
Negata la presunta omosessualità di Laurie Strode, iconico personaggio della saga horror Halloween, la Curtis ha affrontato il tema dei coming out pubblici nei confronti dei personaggi famosi.
Non credo che l’orientamento sessuale delle persone debba essere un affare altrui, onestamente. La trovo come una discriminazione al contrario. Le vite private delle persone sono le loro vite private, e il fatto che io abbia baciato o meno una ragazza in tutta la mia vita dovrebbe essere irrivelante.
In un unico caso Jamie Lee appoggerebbe l’outing, ovvero nei confronti di quei politici omofobi segretamente omosessuali. In quel caso, sottolinea, l’ipocrisia andrebbe svelata.
Jamie Lee è da sempre al fianco della comunità LGBT, ovvero da quando due suoi grandi amici, Rick Frank e George Lowe, morirono di AIDS negli anni ’90. Non a caso l’attrice aspetta di tornare sul set nel 2020 per girare How We Sleep At Night, film basato sul libro di memorie di Sara Cunningham, madre cristiana che ha imparato ad accettare l’omosessualità del figlio, aprendo anche un’associazione LGBT a favore degli adolescenti gay.
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