Non è facile trovare critiche negative al superbo Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, quattro nomination agli Oscar e già 46 premi ufficiali vinti. Ma sicuramente il commento di padre Andrea Cassinelli, frate cappuccino, vicario della parrocchia e del convento di San Giuseppe a Como, è destinato a far discutere: “Quindi il potenziale capolavoro parla di amore omosessuale pedofilo… Non male per sdoganare la pedofilia. Post valido anche se fosse tra un giovane e una bambina”.
Questo perché, nel film, il protagonista Elio Perlman, pur dimostrando una evidente maturità che lo fa sembrare più grande della sua età (l’attore che lo interpreta magnificamente, Timothée Chalamet, candidato all’Oscar, ha 22 anni), ha anagraficamente 17 anni e il suo innamorato Oliver (Armie Hammer) ne ha 24.
Il frate bergamasco nato a Romano di Lombardia, ex superiore del Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore, è molto avvezzo ai social e aveva già fatto parlare di sé quando, appena ricevuto l’incarico a Casalmaggiore, aveva criticato l’estetica del santuario, sostenendo che quello da cui proveniva, quello di Santa Annunciata di Piancogno, in provincia di Brescia, fosse “esteticamente più bello”. Padre Cassinelli aveva inoltre stupito i fedeli del Santuario della Madonna della Fontana per aver dimenticato il calice in sagrestia alla sua prima Messa generando imbarazzo durante la funzione.
Sorge però un dubbio: Padre Andrea Cassinelli, difficile da raggiungere telefonicamente, ha almeno visto il ‘potenziale capolavoro’ oppure no?
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Mi sembra che si utilizzi lo stesso registro riservato a questo regista anni fa quando uscì Melissa P. (che per me era orrendo ma per altre ragioni).
invidia per non poter calcare le scene e immedesimarsi in un amore pulito? POvero frate..l'inferno ti attende!