Eccolo, il Lovers Film Festival. Un frullato di stimoli, novità ed eccentricità oltre il gender, oltre i limiti dell’icasticità grafica sessuale, che si svolgerà dal 15 al 20 giugno al Cinema Massimo di Torino.
Il gigante europeo della settima arte arcobaleno, il Turin Gay & Lesbian International Film Festival, già Da Sodoma ad Hollywood, vissuto ben 31 anni e diretto dal coriaceo Giovanni Minerba, è diventato infatti Lovers Film Festival e vede come nuova direttrice la regista Irene Dionisio. Due premi-bon bon: la Borsa Querelle riservata a giovani Under 40 mentre il Premio Stajano viene scelto dal comitato di selezione del festival e dal valido Willy Vaira.
Il programma presentato risulta sulla carta molto diverso dal Togay: un concorso lungometraggi concentrato su sette titoli, con un solo autore celebre, Marco Berger di cui si propone tra l’altro il nuovo e polposello Taekwondo, diretto insieme a Martin Farina (ragazzi, c’è un florilegio di fiori di campo che non vi dovrete lasciare scappare per nulla al mondo!). Mistero per la sezione-pozzo Irregular Lovers – Concorso Iconoclasta, a parte il cortometraggio erotico-furente Les Iles di Yann Gonzales, apparso alla Semaine de la Critique di Cannes. Apre il concorso Tom of Finland di Dome Karukoski, già passato alla Berlinale. Ci saranno video-tributi a George Michael, un monologo dedicato a Prince, innesti del festival erotico Fish&Chips, dibattiti su Mr. Gay Syria. L’omaggio alla ‘Grande Madre’ del cinema gay, il Maestro francese Paul Vecchiali, quasi ci commuove. Ci sarà anche ‘Pensieri in musica oltre il confine’ con un inedito di Umberto Bindi, la lettura delle lettere di Lucio Dalla, la musica degli Gnu Quartet e Violante Placido madrina.
Tra i giurati, il filosofo supremo Gianni Vattimo, Franck-Finance Madureira, ispirato Presidente della Queer Palm di Cannes, e il talento intelligente, multiforme e senza tempo della bellissima Eva Robin’s.
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