La censura omofoba ha nuovamente colpito Tuo, Simon, gioiellino di Greg Berlanti uscito il 31 maggio scorso nelle sale d’Italia.
Il primo giugno, infatti, la pellicola tratta dal romanzo Non so chi sei, ma io sono qui di Becky Albertalli sarebbe dovuta uscire anche nei cinema indiani. Condizionale d’obbligo, purtroppo, perché all’ultimo minuto la Central Board of Film Certification (CBFC) ha incredibilmente bandito la pellicola dalle sale del Paese.
L’hastag #ReleaseLoveSimoninIndia è immediatamente diventato virale, con le associazioni LGBT indiane sul piede di guerra e una petizione presto esplosa: “L’India è considerata un Paese progressista ma non ha ancora programmato l’uscita al cinema di Tuo, Simon nonostante il film sia stato diffuso in quasi tutto il mondo. Sono passati più di 2 mesi e la comunità LGBT + ha pazientemente aspettato un film che dà una chiara rappresentazione della comunità. L’India non ha mai avuto una potente rappresentazione dei suoi cittadini LGBT +. Sebbene non sia Bollywood, questo film potrebbe non solo incoraggiare i ragazzi LGBT a farsi coraggio, ma anche educare i genitori su cosa significhi essere gay, lesbiche, bisessuali, ecc. Questo film potrebbe avere un enorme impatto sulla percezione del Paese su cosa significhi far parte della comunità LGBT+”.
Nel mese di aprile, come dimenticarlo, Tuo, Simon era stato vietato ai minori di 21 anni a Singapore.
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