‘Becoming Freddie’.
Questo il titolo del dietro le quinte di Bohemian Rhapsody, film in uscita nei cinema d’Italia il 29 novembre prossimo. 185 secondi di featurette in cui Rami Malek spiega come sia riuscito a trasformarsi in Freddie Mercury, iconico frontman dei Queen. Graham King, produttore della pellicola, ha confessato di essere rimasto folgorato dal provino di Malik, esploso in tv grazie a Mr. Robot.
“È entrato e io ero tipo, whoa, lui è Freddie”. “E non stava solo recitando, era qualcosa che gli veniva naturale“. Una volta ottenuta la parte, però, Malik ha cominciato a sentire il peso di quel ruolo. “Quando inizi a interpretare Freddie Mercury pensi, “come farò a riempire quelle scarpe?”. “È una responsabilità immensa, ma che non vedevo l’ora di affrontare“.
Nell’approcciarsi al ruolo Malek afferma di non aver imitato Freddie, anche se consapevole dell’importanza della mimica, dei passi di Freddie sul palco, componente intrinseca della sua performance.
“Ho avuto alcuni importanti coreografi ma ho subito capito che non mi avrebbero aiutato. Avevo bisogno di un coach del movimento“. E’ così entrata in scena Polly Bennett, chiamata per aiutare l’attore su specifici “trucchi manieristici” che includevano “il sollevamento al cielo degli occhi, ogni piroetta, ogni movimento del microfono“. Per completare l’opera, oltre 50 ore di prove costumi per tramutarsi in Freddie. L’unico e inarrivabile Mercury.
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