Attualmente impegnato con l’ultimissima stagione di Will and Grace, sitcom grazie al quale ha vinto un Emmy, 4 SAG e collezionato 6 nomination ai Golden Globe, Sean Hayes è da pochii giorni on line negli Usa con Lazy Susan, suo ultimo chiacchierato film in cui indossa gli abiti di una donna. Ma non transgender, bensì cisgender. Immancabili, e inevitabili, le polemiche.
Mitologico Jack McFarland nella sitcom NBC, Hayes ha scritto anche la sceneggiatura della pellicola, diretta da Nick Peet. Sean interpreta un’egocentrica donna di mezza età che tenta di cambiare vita e le cose attorno a lei, per la prima volta nella sua vita. Intervistato da The Advocate, l’attore ha precisato: “non è una commedia en-travesti”.
Non lo definirei un film sul travestitismo. Non lo definirei un film transgender. Non lo definirei nient’altro che, insomma, lei è una donna, sai? Non ho mai visto un film dove un uomo interpreta una donna cisgender.
Affrontando la discussione sui ruoli transgender da affidare solo e soltanto ad attori transgender, Hayes si è detto in parte contrario. “Capisco entrambi gli schieramenti. Il motivo per cui le persone diventano attori è quello di poter praticare l’arte di creare personaggi ma, allo stesso tempo, si deve essere anche sensibili al fatto che ci sono persone lasciate fuori dai casting perché transgender, e questo deve cambiare”.
Ad oggi non esiste data d’uscita italiana per Lazy Susan, ma nell’attesa la critica USA l’ha stroncato, con un misero 11% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.
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