Herb Ritts e’ morto il 26 Dicembre a Los Angeles in seguito a complicazioni di una polmonite. Aveva 50 anni. Tutti lo ricordano come famoso fotografo e regista di video musicali e spot pubblicitari.
Ritts era omosessuale, e – pare – sieropositivo da anni. Eppure la sua morte non sembra essere stata direttamente causata dall’Hiv.
Era nato nella California del sud nel 1952 e aveva studiato storia dell’arte e economia nello stato di New York. Aveva lavorato come venditore nel mobilificio di famiglia, quando per lui la fotografia era solo un hobby.
Poi conobbe Richard Gere tramite un amico comune nel 1979, quando l’attore era ancora sconosciuto, e realizzò con lui una serie si scatti a una stazione di servizio nel deserto. Un anno dopo il film American Gigolo rese Gere una star, e le foto vennero usate come scatti pubblicitari, lanciando Ritts nel mondo della fotografia d’autore. In seguito lavoro’ per molte riviste di moda anche italiane ed estere diventando un nome di primissimo piano.
Sue foto famose ritraggono Madonna, Ronald Reagan, Stephen Hawking e il Dalai Lama. Famosissimi sono anche i suoi ritratti di nudo, maschile e femminile, in cui riesce a dare ai corpi una plasticità estetica e sensuale.
Negli ultimi anni ha diretto anche numerosi video, sia in campo musicale, per artisti come Madonna, Chris Isaak o Shakira, sia per la pubblicità.
Suo è, ad esempio, il recente spot del profumo Lacoste in cui un atletico e sensuale Ian Lawless si mostra completamente nudo mentre saltella nel suo appartamento.
Secondo il mensile gay americano “The Advocate” Ritts era sieropositivo da molti anni ma aveva lavorato normalmente sino a meta’ dicembre. La forma di polmonite che lo ha colpito non era la PCP (Pneumocitsis Pneumonia) normalmente tra le complicanze correlate al virus HIV, ma ovviamente l’avere il sistema immunitario compromesso non ha favorito il superamento dell’infezione polmonare.
Ritts era stato un precursore nel fare “coming out”, dichiarandosi in pubblico molto prima di altri suoi colleghi famosi, nel 1993.
Gli sopravvivono il compagno Erik Hyman e poi i familiari piu’ diretti, la madre Shirley e un fratello e una sorella.
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