Celebri influencer da milioni di follower tra Instagram, Facebook e Twitter, Andrea Pinna e Tommaso Zorzi hanno annunciato contemporaneamente, nella giornata di ieri, l’imminente arrivo dei rispettivi romanzi, entrambi editi da Mondadori.
Il 19 maggio uscirà per primo I panni degli altri dell’ex vincitore di Pechino Express, che ha definito il tutto “un sogno” che si realizza “in un periodo da incubo“. Protagonista è Eugenio, commesso, esperto di moda tirocinante da Dimanche, la boutique più esclusiva di Cagliari.
Era sempre stato il figlio minore, quello che seguiva una strada già tracciata dagli altri per lui. Aveva fatto il Classico e si era poi iscritto a Giurisprudenza per inerzia, seguendo le orme di sua sorella Gilda. Eppure sapeva di essere diverso, di non essere a suo agio nei panni del futuro magistrato, del fidanzato virile e passionale: a lui piacevano le riviste di moda, i vestiti, sapere la differenza tra “décolleté open-toe” e “slingback”. Ed è tra clienti tanto ricche quanto taccagne, contesse cleptomani, viziatissime figlie di papà e, soprattutto, grazie a Clelia, un capo alla Miranda de Il diavolo veste Prada, che Eugenio è costretto finalmente a fare i conti con se stesso, a scegliere tra la giurisprudenza e la sua passione, tra quello che vuole la sua famiglia per lui e i suoi sogni, tra vestire i panni degli altri oppure, per una volta, provare a vestire i propri. Del resto niente può mettere in discussione le proprie certezze come cercare di gestire le invasioni barbariche delle clienti che si scatenano da Dimanche durante i saldi.
Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri, romanzo di Zorzi che racconta con leggerezza e ironia l’amore, l’amicizia, il sesso e le relazioni ai tempi di Grindr, uscirà invece il prossimo 16 giugno. Protagonista è Filippo Villa, ventiquattro anni, milanese da generazioni, giornalista sportivo e party-boy, che ha deciso come il 2020 sarà l’anno del suo fidanzamento.
Accanto a lui c’è Bea, l’amica di una vita e coinquilina da sempre che, tra stronzi fedifraghi, sfigati colossali e spiantati totali, a ragazzi non è messa poi tanto meglio. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire, almeno finché viene alimentata dal vino bianco di pessima qualità che ogni sera Alice porta a Bea e Filippo in cambio di un posto sul divano del loro appartamento di Porta Venezia, nel cuore del quartiere della festa milanese. La malasorte sentimentale sembra invertire la sua rotta quando Filippo, grazie all’inseparabile Gilda, il suo bellissimo esemplare di bassotto a pelo ruvido, incrocia il proprio destino con quello di Diego: dog sitter, uno e novanta, moro, occhi neri. Un bòno, insomma. Diego ha solo un piccolo, trascurabile difetto: ha una fidanzata che lo aspetta a Monopoli, in Puglia. Dettagli. Diego è perfetto, è dolce, passionale, insomma è quello giusto. Ma non è tutto oro quel che luccica. Magari è solo bigiotteria fatta bene.
Due romanzi LGBT perfetti per l’estate, evidentemente in parte autobiografici ed entrambi già in pre-order.
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MA QUANDO POTREMO LEGGERE UN LIBRO DI UN VERO SCRITTORE?