Una doppia discriminazione, quella delle persone bisessuali. Alcuni membri della comunità LGBT, secondo alcuni studi, segnalano dei problemi di salute a causa del disagio che provano per le discriminazioni che subiscono da parte della società. Questo, assieme alla non accettazione di sé e alla difficoltà nel dichiararsi, peggiorano le cose.
In particolare, a creare problemi sono due fattori: la bifobia, il cui concetto è identico a quello riguardante l’omofobia e la transfobia, e la bi-cancellazione. Per bi-cancellazione si intende una forma di bifobia che non legittima o nega la bisessualità come orientamento sessuale. Insomma, viene messa in dubbio, se non negata completamente. La bi-cancellazione è data soprattutto dalla mancanza di informazione sul tema. Per lo stesso motivo, troviamo persone che identificano i gay come effemminati o con la borsetta e le lesbiche come delle donne mascoline. Per le persone bisessuali, lo stereotipo più comune è “a loro va bene tutto, hanno più scelta” oppure considerarla una fase.
Bi-cancellazione anche all’interno della comunità LGBT
Purtroppo, una grave mancanza si riscontra anche all’interno della stessa comunità, che porta la bisessualità al terzo posto della sua sigla (LGBT+). Sentiamo infatti spesso parlare ad esempio di legge contro l’omofobia o omotransfobia. Si parla di Gay pride. Di matrimoni gay. Non sempre si tratta di bi-cancellazione, perché può capitare di non pensarci. Ma questa mancanza, involontaria, può penalizzare alcune persone. E portarle a non sentirsi incluse.
Cosa dice la medicina
A far comprendere la gravità, è la ricercatrice Sabra Katz-Wise, la quale ha scritto un articolo a riguardo per la Harvard Medial School. E cerca di far capire il concetto con l’esempio di una donna bisex dal medico:
Una donna bisessuale che ha una relazione sia con uomini che con donne, durante un controllo medico potrebbe non sottoporsi a esami per le malattie sessualmente trasmissibili o per escludere o confermare una gravidanza. Questo succede poiché viene vista dal medico come donna lesbica. E quindi non a rischio di gravidanze.
La dottoressa Katz-Wise ha poi ripreso uno studio del 2019, contenuto nell’Archivio del comportamento sessuale. I risultati ottenuti dimostrano come le persone bisessuali siano a maggior rischio di problemi gastrointestinali o soffrire di artrite e obesità. Per non parlare della salute mentale, causata dalla doppia discriminazione.
Dubitare della propria identità
I giovani (all’interno della scuola) e gli adulti bisessuali, quindi, spesso non si vedono rappresentati all’interno della comunità. Questo è appunto un fatto più grave di quanto possa sembrare, perché non significa che ci sia solamente una mancanza di informazione. Difatti, si inizia seriamente a dubitare della propria identità.
Ci si sente veramente come degli anormali e degli esclusi. E questo porterà col passare del tempo a gravi rischi per la propria salute.
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