Milano – Gran soirée al tempio dell’opera, nonché teatro simbolo della città di Milano. Come di consueto, nel giorno in cui si festeggia Sant Ambrogio, il patrono della città, prende il via con tutti gli onori la stagione lirica 2009 – 2010 del Teatro alla Scala. Quest’ anno in scena la Carmen di Bizet e in platea una parata di personalità, istituzionali e non, per una serata di vera mondanità.
Il sipario si è aperto alle 18 in punto di lunedì 7 dicembre, preceduto dall’inno di Mameli che l’orchestra di Daniel Barenobim ha intonato alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dalla moglie Clio, seduto nel palco reale insieme al primo cittadino milanese, Letizia Moratti (in un impeccabile abito lungo firmato da re Giorgio Armani). Prima dell’inno, i dipendenti della Scala, come annunciato, hanno invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio dedicato alle aziende colpite dalla crisi economica e a una più generale riflessione sui problemi del mondo del teatro e della cultura. Tra i presenti Valeria Marini, Fedele Confalonieri, Corrado Passera e Dan Brown.
Chi alla parola tenore associa la figura di uomo grasso, e poco sessualmente appetibile, senza togliere rispetto alcuno alla grandezza artistica del compianto Pavarotti big Luciano, stavolta dovrà ricredersi. Questo allestimento “a tinte forti” di Carmen, per la regia della palermitana Emma Dante, vede in scena due cantanti, assolutamente belli, sexy e palestrati, il tenore Jonas Kaufmann (in foto) e il baritono Erwin Schrott. Il primo tedesco, anzi bavarese, nel ruolo di Don Josè, voce scura e ottima presenza scenica, anni 40, segni particolari: bellissimo.
Il secondo, nel ruolo del torero Escamillo, è sudamericano, nato in Uruguay il 21 dicembre del 1972, ha soltanto 37 anni ed ha già calcato i palchi dei teatri più prestigiosi del mondo. Timbro seducente, doti attoriali non comuni, il nostro Erwin Schrott (in foto) oltre alla voce ha allenato duramente anche il suo corpo palestrato, che esibisce per la gioia di gay e signorine. Ahinoi però sono entrambi decisamente etero. Kaufmann ha moglie e tre figli, Schrott ne ha appena fatto uno con la superdiva Anna Netrebko. Melomani e non, sulle note de la Carmen di Bizet, non ci resta che sognare.
di Francesco Belais
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