Mancano due mesi alla fine del 2010, e forse è giunto il momento di riflettere sugli ultimi dieci anni di fumetti LGBT ideati e stampati nel nostro paese. Quando il 2000 è arrivato, la rivista Babilonia pubblicava le tavole satiriche Happy Gays di Giuseppe Fadda, mentre sul versante del fumetto popolare la serie Sprayliz aveva cambiato il modo di intendere gli omosessuali. Nelle edicole c’erano altri due personaggi lesbici titolari di una serie (Legs Weaver e Kerry Kross), mentre la rivoluzione manga era in arrivo. I fermenti non mancavano, e infatti sono stati i manga a movimentare gli inizi del 2000, quando alcune ragazze appassionate di Boys Love (manga a tema gay per ragazze) decisero di fondare associazioni per promuoverli, scrivere saggi sull’argomento e realizzare BL italiani. Complice l’emancipazione generale dei gay italiani (dopo il World Pride) alcuni editori fiutarono l’affare e – tentando di conquistare la nuova nicchia di mercato gay – la Echo Communications decise di investire nei BL made in Italy.
Ovviamente, poichè i BL nascono per compiacere il pubblico femminile, l’operazione si rivelò fallimentare, tanto più che (un po’ ingenuamente) non aveva calcolato che in Italia non c’erano nemmeno veri circuiti distributivi per la comunità gay. Oggi si sa bene che i BL sono "a misura di ragazza", tuttavia quell’esperienza fomentò il pregiudizio secondo cui i gay italiani non sono interessati ai fumetti (anche perchè il flop della Echo Communications finì per coinvolgere anche i fumetti gay leather di Roy Klang). Dal 2004 al 2006 Coniglio Editore tentò la carta delle edicole e delle librerie, con tre speciali intitolati Happy Boys, che ospitavano veri fumetti gay da tutto il mondo (Italia compresa), ma che erano fortemente penalizzati dalla periodicità (annuale!) e dal fatto che l’editore aveva insistito per mettere assieme fumetti gay e lesbici, rifiutando peraltro contenuti troppo espliciti. In ogni caso l’esperimento venne abbandonato, mentre Babilonia iniziava il suo declino, lasciando le edicole senza spazi gay "dichiarati".
Nel frattempo vari editori si erano fatti avanti pubblicando una manciata di fumetti gay e gay friendly stranieri, ma dal 2006 la situazione è peggiorata (probabilmente riflettendo il clima generale). Se da una parte alla fiera del fumetto di Lucca sono stati premiati autori gay dichiarati che parlavano di omosessualità (Ralf Konig ed Eric Shanower), dall’altra le produzioni italiane in questo senso sono state pochissime (e solo per le fumetterie), e hanno sempre puntato su una visione dell’omosessualità abbastanza omogenea e circoscritta ad alcuni modelli standard (di solito "il tormentato", "la vittima" o "il giovane trendy"), tant’è che i vari volumi a tema della Kappa Edizioni (tra cui spicca lo storico "In Italia sono tutti maschi"), piuttosto che il recente "Non ti avevo nemmeno notato" (primo fumetto gay prodotto da un editore specializzato in letteratura gay) non sono ancora riusciti a creare una vera nicchia di mercato, e in edicola non va meglio.
Dopo la chiusura di Sprayliz, Legs Weaver e Kerry Kross, Luca Enoch ha continuato a inserire temi gay in GEA e Diabolik ha dedicato un numero a un "caso" gay, per il resto le rare volte che si è parlato di gay nei fumetti popolari italiani lo si è fatto in maniera approssimativa, stereotipata e magari un po’ vittimistica, manifestando sempre una certa paura di andare troppo oltre (tant’è che per rendere il tutto più "gradevole" si preferisce puntare sull’omosessualità femminile). E i fumetti gay hard? Mentre all’estero hanno un settore a parte, da noi sono ancora una novità.
Dopo alcuni esperimenti passati inosservati sul defunto magazine Blue, proprio questo week end viene presentato ufficialmente a Lucca il primo fumetto omoerotico interamente realizzato in Italia: Black Wade (già pubblicato in inglese e francese con grande successo). Curiosamente l’edizione italiana ha già venduto più di 200 copie in una settimana, e lo ha fatto prima di essere distribuito ufficialmente! Siamo finalmente alle soglie di un cambiamento? Staremo a vedere.
di Valeriano Elfodiluce
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