Febbraio è il mese dedicato alla storia LGBT: tutto inizia dalla sezione 28

Ricordiamo la storia della sezione 28 contro la "propaganda omosessuale".

sezione 28
2 min. di lettura

Ci sono due mesi dedicati alla storia LGBT: febbraio e ottobre. Il secondo mese dell’anno è considerato nel Regno Unito, mentre ottobre è il mese della storia LGBT per gli Stati Uniti. L’Italia non ha ha un mese specifico, ma sono molte le associazioni che in occasione del mese di ottobre osservano la ricorrenza. Per quanto riguarda il Regno Unito, nel mese di febbraio si ricorda l’abolizione della Sezione 28.

Questo emendamento vietava la promozione dell’omosessualità tramite la produzione di materiali, mostrare le relazione gay come accettabili e vietava qualsiasi forma di propaganda nelle scuole e negli enti della pubblica amministrazione. Insomma, con la sezione 28 si impediva alla comunità LGBT di essere visibile. La sezione 28 era all’interno del Local Government Act, approvato nel 1988.  Con l’entrata in vigore dell’emendamento il 24 maggio 1988, le autorità avevano l’obbligo di non parlare del tema LGBT e di vietarlo categoricamente.

Gli effetti sella sezione 28 sulla comunità LGBT

Questa legge portò alla chiusura di diversi gruppi LGBT in Regno Unito, mentre i programmi scolastici o eventi che trattavano il tema dell’omosessualità vennero censurati o rivisti. 

Ma come si è arrivati all’approvazione della sezione 28, nonostante l’omosessualità è legale dal 1967? Tra le cause, ci sono anche gli anni ’80, nella comunità LGBT tristemente noti come gli anni dell’AIDS. Questo nuovo virus attaccava solamente gli omosessuali e i bisex maschi, e non c’era una cura. Erano anni tragici: una persona sieropositiva era destinata alla morte.

Il virus dell’HIV ha contribuito a identificare un omosessuale come malato, contro-natura, in una società dove comunque l’omosessualità rimaneva ancora molto discriminata. Quasi l’80% degli inglesi classificava l’omosessualità come sbagliata e non accettabile. Legittimando quindi anche i politici a fare qualcosa. Ma non per aiutare i malati, bensì a nasconderli. Non è un segreto che l’indifferenza della società e della politica degli anni ’70 e ’80 sia stata responsabile di migliaia di morti.

Nonostante ciò, la lotta contro le discriminazioni aveva dato i suoi frutti. Ma a cambiare un decennio (anni ’80) di apertura e lotta all’omofobia fu la campagna elettorale di Margaret Tatcher del 1987. Fu in questa occasione che si distorse la visione degli omosessuali e alimentò la discriminazione, affermando che alcuni libri a tematica LGBT venivano letti dai bambini di 5 e 6 anni, con lo scopo di glorificare e incoraggiare un rapporto omosessuale. A portare avanti questa campagna omofoba fu in particolare parlamentare Jill Knight, firmatario della sezione 28 e contrario al matrimonio egualitario. L’anno dopo, il 24 maggio 1988, la sezione 28 venne approvata.

Il percorso per la sua abolizione

Bisogna aspettare il 2000, dopo 12 anni, per vedere qualcosa muoversi. Il 7 febbraio 2000 si discusse dell’abrogazione della sezione 28, ma venne bocciata dalla Camera dei Lord. L’abrogazione passa invece nel parlamento scozzese.

Un nuovo tentativo per eliminare la sezione 28 da Inghilterra e Galles avvenne nel 2003, con l’appoggio del governo, guidato da Tony Blair. Con una maggioranza schiacciante, la Camera dei Comuni votò per l’abolizione. Più difficile alla Camera dei Lord, dove alla fine decisero di seguire la volontà del governo e dell’altra camera. Con la firma della Regina, il 18 settembre 2003 è abolita ufficialmente. 

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