Gus Van Sant: qual è il tuo film preferito?

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Gus Van Sant: qual è il tuo film preferito? - Gus Van Sant 01 - Gay.it
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Un regista che non ha bisogno di presentazioni.

Conosci i suoi film? Quale ami di più?

BELLI E DANNATI con River Phoenix, Keanu Reeves, James Russo (1991, 104’)



Il primo, vero iconico Van Sant coi prostituti ciondolanti per le strade di Portland che passeranno alla storia del cinema: River Phoenix e Keanu Reeves, mai così belli e seducenti, un’atmosfera di romantico post-decadentismo, quella dichiarazione d’amore cult davanti al fuoco (“Io potrei amare un uomo anche se lui non mi pagasse: io ti amo e tu non mi paghi”). Lirico e libero, un Gus Van Sant d’antan davvero indimenticabile.

DA MORIRE con Nicole Kidman, Joaquin Phoenix, Matt Dillon (1995, 106’)



Black comedy sardonica e graffiante, vede Nicole Kidman nei panni di Suzanne Stone, bionda non atomica col sogno di sfondare in tv ma relegata nel ruolo-ombrello di annunciatrice delle previsioni meteo in un televisione locale. Quando un adolescente ribelle (Joaquin Phoenix appena ventenne!) le prospetta il piano criminale di liberarsi dal marito Larry (Matt Dillon), figlio di un ristoratore in odor di mafia, desideroso di mogliettina casalinga dedita a una prole si spera numerosa, la sua irrefrenabile follia travolgerà ogni certezza borghese. Acuta riflessione sul potere dei media genera mostri, è il Van Sant minore che più è rimasto nell’immaginario collettivo. Lucido e spietato.

WILL HUNTING – GENIO RIBELLE con Robin Williams, Matt Damon, Ben Affleck (1997, 126’)



Ormai un classico, vincitore di due Oscar (Robin Williams attore non protagonista e sceneggiatura originale) su nove nominations. È una delle sue opere più tradizionali destinate al grande pubblico: il genio matematico tutto sregolatezza danneggiato da una famiglia disfunzionale alla ricerca di un riscatto esistenziale, diviso tra un prof che vorrebbe sfruttare il suo talento per i numeri e uno psicologo desideroso di farlo esprimere al meglio. Da vedere con tutta la famiglia.

ELEPHANT con Alex Frost, Eric Deulen, Elias McConnell (2003, 81’)



Il Van Sant più lirico, innovativo e sperimentale, misterioso e magnifico, doppia Palma d’Oro a Cannes (miglior film e regia). La strage di Columbine rivista dagli occhi di due adolescenti per i quali il multi-massacro dei compagni nella loro scuola americana ha lo stesso significato di un videogioco da godersi intensamente fino al game over.

Stile autoriale raffinatissimo, tra ralenti poetici e lunghi piani sequenza alla Shining nei corridoi dell’istituzione scolastica diventata una trappola per topi. Sublime.

MILK con Sean Penn, Josh Brolin, Emile Hirsch (2008, 128’)



Una delle opere più ‘hollywoodiane’ e adulte di Van Sant, due Oscar (Sean Penn miglior attore e migliore sceneggiatura originale di Dustin Lance Black) su otto nominations. Senza i didascalismi del classico biopic agiografico, si raccontano vita, opere e morte per assassinio di Harvey Milk, primo omosessuale ad avere una carica pubblica (consigliere al comune di San Francisco), e storico anticipatore della promozione di diritti lgbt. Memorabile l’interpretazione di Sean Penn ma tutto il cast è decisamente coeso e contribuisce alla riuscita di una pietra miliare del cinema di Gus Van Sant.

E tu? Quali preferisci tra questi? Dillo rispondendo al nostro sondaggio!

 

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