BOLOGNA – Vendere l’anima al diavolo, come Faust. Per inscenare un inno omoerotico alla seduzione e al mistero del corpo. Ecco l’intento scabroso di "L’âme au diable", spregiudicato spettacolo del coreografo belga Thierry Smits, in scena in prima nazionale ai Teatri di Vita di Bologna dal 22 al 24 novembre.
Nel 2001 Thierry Smits, direttore della Compagnie Thor di Bruxelles, aveva incantato il pubblico italiano con l’erotismo sofisticato e ironico di Cyberchrist e Pin up. Ora torna a Teatri di Vita – il teatro di Bologna che l’ha portato in Italia per la prima volta – con un intrigante affresco della passione amorosa, tra umori camp e immaginario omoerotico. Ricomposizione totale di un precedente lavoro per due danzatori creato nel 1994, L’âme au diable (prima nazionale, dal 22 al 24 novembre 2002, h 21.15, domenica h 17.30, infotel 051566330, https://www.teatridivita.it) racconta per immagini ardite il desiderio, la seduzione, l’abbandono, le minacce, i giochi di potere, le pulsioni sadomaso senza tralasciare un preziosissimo décor di fruste e culottes di pelle nera.
Prendendo liberamente le mosse dal mito di Faust, Smits rappresenta con fantasia spregiudicata le oscillazioni emotive e le più audaci immaginazioni dell’eros, sdoppiandolo in due versioni: un duo maschile (in scena Ken Hioco e Wei Meng Poon, il 22 e il 24/11) e uno femminile (con Ines Cera e Shaula Cambazzu, il 23/11). Corpi bellissimi, imponenti o delicati, sottilmente seduttivi, capaci di rivelare misteriosamente la femminilità delle forme maschili e la mascolinità dei tratti femminili. Delicate carezze e esplicita mimesi dell’atto erotico, allusioni e ritualità tra sesso e sacro, sempre sollevate al rango espressivo di stilizzazioni, si alternano a momenti di pura danza, potente esaltazione della gioiosa musicalità del corpo.
Nato nel 1963 a Koersel (Belgio), dal 1990 Thierry Smits si è affermato sulla scena belga per la sua originale visione del mondo e per il suo potente linguaggio del corpo. Del tutto estraneo ai meccanismi del battage pubblicitario, Smits non fa che perseguire strenuamente la sua ricerca di un’arte sorprendente perché vera. Tra le sue produzioni Eros délétere, Cyberchrist, Soirée dansante, Corps(e), Red Rubber Balls, Derrière le miroir. Ha ricevuto il premio Sacd-Belgio nel 1995 e il premio Océ per le arti della scena della Comunità francofona del Belgio nel 1998. La Compagnia riunisce performers provenienti da tutto il mondo, la maggior parte dei quali ha in Bruxelles la loro base.
22-24 novembre 2002,
h 21.15 (festivo h 17.30)
L’âme au diable
Teatri di Vita, Via Emilia Ponente, 485, 40132 BOLOGNA
Informazioni: tel 051.566330 https://www.teatridivita.it
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